Menditto: “Inquinamento al porto, siamo sulla strada giusta”

CIVITAVECCHIA – “È il 28 luglio quando Antonio Cozzolino scrive al Comandante della Capitaneria di Porto per segnalargli una nave che emette “fumate non tollerabili”.”
Così inizia l’intervento del Consigliere Comunale di maggioranza e Delegato ai rapporti con il Porto, Dario Menditto. “Un intervento senza precedenti – prosegue – da parte di un Sindaco che dimostra ancora una volta di avere a cuore la salute dei suoi concittadini.”
“Poi viene avviata la campagna “Vietato fumare”, che coinvolge le unità della Polizia Locale e contestualmente l’Assessore Manuedda chiede al Ministero dell’Ambiente e alla Regione di adempiere al dovere di controllo sulla realizzazione del collegamento elettrico delle navi in banchina, prescritto già da quasi 17 anni, senza che mai, e dico mai, nessuna Amministrazione comunale ne abbia preteso il rispetto. Infine il 6 agosto il sottoscritto viene nominato delegato ai rapporti con la capitaneria di porto “al fine di risolvere o mitigare il problema delle emissioni navali”. E la collaborazione con il comandante Tarzia e il suo staff è proficua.”
“Il risultato – aggiunge il Consigliere – è sotto gli occhi di tutti. Basta volgere uno sguardo al porto o annusare l’aria che si respira in centro. Certo qualche fumata nera c’è sempre, principalmente quando le navi escono ed entrano in porto e qualche solerte cittadino non manca dal segnalarle, ma niente in confronto a pochi giorni prima.”
“A sostegno di questa impressione diffusa ci sono anche dei dati oggettivi. Posto che sono assai scettico sulla reale capacità delle centraline del Consorzio nel rilevare il tipo di inquinamento che grava sulla nostra città, qualche indicazione di tendenza la si può comunque ricavare. Basta confrontare i dati della centralina di Fiumaretta, in particolare la concentrazione massima oraria di diossido di zolfo, nei venti giorni successivi al primo intervento del nostro sindaco con quelli dei venti che lo precedono, o anche con i dati nello stesso periodo dello scorso anno.”
“Consapevoli che c’è ancora molto da fare, ma anche del fatto che siamo sulla strada giusta – conclude Menditto – una domanda sorge spontanea: bastava solo fare la voce grossa per ottenere i primi risultati? E perché non è mai stato fatto prima?”