CIVITAVECCHIA – Prendendo atto che la denuncia dei reiterati ritardi nei pagamenti degli stipendi ha comunque in data odierna dato i suoi frutti, visto che per quello che mi viene riferito sono arrivati pur in ritardo, i primi bonifici ai lavoratori, ritengo quanto meno “originale” l’esternazione di Milone, Presidente della SGM che, in Associazione con la Società Scala Enterprise è titolare dell’appalto per la pulizia degli stabili del Comune di Civitavecchia e del servizio di portierato.
Esternazione con la quale a me sembra voglia alzare polverone per la sola finalità di distogliere l’attenzione da quelli che sono i veri problemi afferenti alla propria unica responsabilità di Impresa appaltatrice sui metodici ritardi nella corresponsione degli stipendi alle lavoratrici ed ai lavoratori dell’Ati SGM/Scala, con tutti i problemi che questo comporta nei confronti delle rispettive famiglie.
Allo stesso Milone, che annoverandomi in maniera diffamatoria in quella che lui definisce come “numerosa platea di delatori” chiamandomi imprenditore, facendo allo stesso momento riferimento al mio ruolo apicale nell’ambito “di una grande compagnia portuale”, onorandomi di quest’ultima circostanza, voglio solo far capire che una organizzazione di Impresa non può riversare il rischio di impresa che si è assunto con la partecipazione ad una gara di appalto e con l’assunzione dei conseguenti obblighi contrattuali, sulle spalle dei propri lavoratori che lavorano solo ed esclusivamente per guadagnare onestamente un salario con il quale arrivare a fine mese per il soddisfacimento delle proprie esigenze primarie e quelle delle rispettive famiglie. Cosa di cui al contrario, può invece fregiarsi da oltre un secolo la grande Compagnia Portuale della quale sono onorato essere vice presidente secondo il volere della totalità dei soci e che dovrebbe sempre essere la regola di tutte le aziende sane anche dal punto di vista dell’etica imprenditoriale.
Patrizio Scilipoti – Consigliere Comunale Onda Popolare
