Il Consiglio comunale vota unanime la fine del carbone entro il 2025

CIVITAVECCHIA – Il Consiglio comunale vota all’unanimità la dismissione del carbone a Tvn entro il 2025. Il pronunciamento è arrivato al termine di una seduta complessa, accompagnata da due sospensioni, nelle quali non è stato facile tra le varie forze politiche trovare infine l’intesa globale sull’atteso pronunciamento.

Soddisfatto comunque al termine della seduta il Presidente Dario Menditto: “È importante che anche il Consiglio comunale si sia espresso con fermezza a favore dello stop al carbone entro il 2025. Non molto tempo fa mi trovavo ad elogiare l’operato del Ministro dell’Ambiente Costa per aver disposto con il decreto direttoriale 430 del 22 novembre 2018 il riesame complessivo di tutte le Autorizzazioni Integrate Ambientali compresa quella di TVN, con la cessazione definitiva dell’utilizzo del carbone ai fini della produzione termoelettrica entro il 31 dicembre 2025. Purtroppo come è noto Enel ha contestato la legittimità del decreto, riservandosi di far valere davanti alla competente Autorità Giudiziaria le proprie ragioni e questo è un atto la cui portata non è da sottovalutare o da minimizzare come qualcuno sta facendo in questi giorni, anzi, tutte le forze dovrebbero rivendicare fortemente il rispetto delle disposizioni del decreto 430 del 2018, come ha già fatto l’Amministrazione comunale presso il Governo. L’inderogabilità della cessazione dell’uso del carbone al 2025 sarà poi ribadita nel corso della Conferenza dei servizi per il riesame dell’AIA di TVN anche dal Sindaco, il quale nella stessa sede imporrà delle prescrizioni ambientali tali da ridurre il carico inquinante per gli anni di esercizio rimanenti, riportando i parametri di esercizio almeno a quelli previsti prima della sciagurata AIA del 2013 che consentì di bruciare 900.000 tonnellate in più di carbone all’anno. Il potere di dettare le prescrizioni in sede di rilascio delle autorizzazioni ambientali è conferito al Sindaco in base al testo unico delle leggi sanitarie e rientra nelle sue competenze di massima autorità sanitaria”.

“In definitiva – conclude Menditto – il buon operato del Ministro dell’Ambiente non deve essere rassicurante, perché ognuno ha le sue competenze e deve fare la sua parte, anche a livello locale. Mai più fonti fossili sul nostro territorio e questo vale tanto per le vecchie installazioni che per i nuovi insediamenti”.