I leoni del Pincio

leoniCIVITAVECCHIA – “Due braveheart a Palazzo del Pincio”. Di chi si tratta? Del Consigliere del Gruppo Misto Daniele Perello e dell’ex Consigliere socialista Vincenzo Gaglione che vengono definiti così dalla consigliera Pd Marietta Tidei. Un appellativo figlio del loro singolare comportamento nell’ambito del procedimento penale che vede coinvolti i consiglieri di minoranza denunciati dall’ex supermanager di Etm Massimo Felice Lombardi in seguito ai giudizi espressi sul suo operato all’interno di una mozione consigliare sottoscritta al tempo anche da Perello e Gaglione. Ma come è noto il primo è transitato da sinistra a destra entrando in maggioranza, il secondo invece si è dimesso da Consigliere. E oggi cosa sono riusciti a fare? A spiegarlo è proprio la Tidei. “Che non fossero campioni di solidarietà e di coerenza ce ne eravamo accorti ma che addirittura arrivassero a chiedere la propria estromissione dal giudizio e la contestuale condanna dei loro ex compagni di coalizione mi sembra un atto di viltà senza precedenti. Questi supereroi sottoscrissero la mozione insieme a tutta l’opposizione e oggi, avendo disinvoltamente cambiato partito e coalizione o essendosi dimessi dal Consiglio, sostengono che firmarono solo per esclusivo spirito di squadra e di opposizione alla maggioranza ma che in seguito tennero una condotta assolutamente dissociata dal resto dell’opposizione. Come a dire: ‘c’ero, ho firmato una mozione con la quale si stigmatizzava la pessima gestione di Lombardi ma non mi sono reso conto di nulla’. Insomma Meglio fare la figura del mentecatto che dispiacere all’adorato Gianni e al fido Lombardi. Le folgorazioni sulla via di Damasco sono sempre possibili, per la verità molto frequenti nella politica civitavecchiese e il coraggio non ci compra di centro al supermercato, ma è triste vedere consiglieri tenere un comportamento da ominicchi che non solo non si assumono la responsabilità delle proprie azioni ma che addirittura preferiscono scaricare le colpe su altri. E’ proprio un brutto spettacolo soprattutto se uno degli attori gira con Che Guevara tatuato e non ha neanche trent’anni”.