“Giunta Cozzolino bocciata per manifesta incompetenza”

CIVITAVECCHIA – Occorre citare Alessandro Di Battista, componente del direttorio alle dipendenze dello Studio Casaleggio, per dare una definizione alla giunta Cozzolino: manifesta incompetenza. A due anni e passa dall’insediamento, ormai non ci sono più alibi, c’è solo una forte angoscia per un territorio dove le tensioni sociali rischiano davvero di sfociare in qualcosa di grosso.
A partire dal lavoro, che non a caso era il nostro primo impegno nella campagna elettorale: il bilancio è drammatico, nessun posto creato. D’altronde per farlo ci vogliono le capacità, l’esperienza e la sensibilità, che non si comprano al mercato né si creano con qualche sondaggio on line tra gli iscritti. Investimenti o iniziative? Nessuna traccia. Tavoli per difendere i troppi posti di lavoro a rischio, quando non già perduti? Chiedere al mobilificio. Non c’è un rapporto serio e limpido con Enel, ci si lamenta di giorno e si fanno gli accordi e le richieste di notte, mentre le maestranze non sanno se il giorno dopo saranno licenziati e decine di imprenditori locali rischiano di perdere appalti importanti. Oggi gli appalti Enel ancora rappresentano un’incidenza importante per quanto concerne il tessuto locale ma purtroppo la stessa è destinata , se non c’è una programmazione politico-imprenditoriale , sempre di più a diminuire. Occorreva pianificare, creare percorsi di salvaguardia. Si è preferito fare chiacchiere, con il pesante interrogativo su cosa davvero chieda all’Enel il sindaco Cozzolino quando va ad incontrare i vertici, con la fascia tricolore al collo. Perché, in effetti, l’Enel sorprende per un comportamento che pare davvero “nuovo”.
Noi di Forza Italia ai tempi di De Sio ci siamo giocati due amministrazioni per fare scelte difficili che comunque anche senza di noi sarebbero andate avanti, abbiamo cercato di tutelare sempre le aziende locali attraverso la convenzione del 2009 (la stessa che ha salvato Cozzolino, mentre l’atto che lui ha invece direttamente firmato parla solo di soldi con uno spolvero di presunto ambientalismo), per difendere il tessuto sociale siamo anche arrivati a far chiudere temporaneamente la centrale, non a parole.
A proposito di parole, è il caso che tutti (organi d’informazione, partiti, associazioni, sindacati) abbassino i toni perché ci vuole poco a fomentare, con la disperazione che c’è in giro, un episodio di violenza o peggio. Speculare su queste situazioni è da vermi. Bisogna invece agire e il primo passo dovrebbe essere un incontro con i massimi dirigenti Enel: cosa che siamo pronti a chiedere noi come Forza Italia (penso che la nostra storia, soprattutto alla luce del dramma di oggi, ce lo possa consentire) al fine di trovare insieme agli imprenditori una soluzione che salvaguardi imprese, posti di lavoro e la committenza.
Tutto questo guardando ad un quadro generale che va tenuto debitamente in considerazione: la città ancora dipende da tre grandi bacini lavorativi di cui uno è istituzionalmente allo sbando (il Porto), l’altro rappresentato da Enel sta creando una forte tensione sociale mal gestita da un Comune altrettanto allo sbando, e un’altra il Conad invece che ha programmato il suo futuro ed attraverso la sua nuova piattaforma amplierà la forza lavoro.
Altro poteva essere stato creato: dalla valorizzazione dell’Italcementi al piano termale (unica vera risorsa in termini di continuità lavorativa), guardando anche a una strategia tra porto ed Interporto mediata da una Amministrazione veramente ”libera” per creare una piattaforma di stoccaggio e lavorazione delle merci invogliando gli imprenditori a venire a Civitavecchia. Si è pensato invece a vendere la fontana di Trevi, come nel caso del famoso “Fondo”.
Tutto ciò mentre anche i servizi affondano: la vicenda acqua crea altra tensione sociale, allo scandalo si è aggiunge la beffa di sentir parlare alcuni consiglieri. Due anni e stiamo come quando sono entrati, si perde più acqua di quella che si consuma, per i grandi utenti costa più del vino e pensando di distogliere i poveri cittadini (ancora prenderli in giro? Ma non vi vergognate?) disquisiscono su pubblico e privato.
Rimasto senz’acqua in casa, chi va a farsi un giro aumenta la sua depressione: buche enormi nelle strade, con uffici comunali inermi anche a fronte di decine di telegrammi. Decoro urbano? Basta farsi una passeggiata lungo il Viale o la Marina. Commercio? Affossato con crudeltà dalla vicenda dehors, anche qui posti di lavoro persi.
In tutto questo finalmente stanno uscendo fuori i poteri forti, quando ne avevamo parlato due e anni e mezzo fa ci avevano preso in giro, ovviamente chi li rappresenta: ma questo è un altro film. A Cozzolino mandiamo un solo messaggio: ci mettiamo a tua disposizione, ovviamente nell’interesse della città e non tuo personale. Civitavecchia, e i civitavecchiesi, non meritano di essere abbandonati così.

Forza Italia Civitavecchia