Ernesto Tarallo: “Ecco i responsabili del mio licenziamento”

CIVITAVECCHIA – Da Ernesto Tarallo, il dipendente di Torre Valdaliga Sud licenziato da Tirreno Power, riceviamo e pubblichiamo.

Cari concittadini, voglio far sapere cosa è realmente accaduto. Il 19 dicembre 17 dopo 30 anni di servizio e senza mai alcun richiamo sono stato licenziato, insieme ad altri 5 civitavecchiesi da Tirreno Power.
I responsabili del mio licenziamento? Si chiamano Cgil Uil Cisl e Ugl che hanno firmato il 6 dicembre 2016 un accordo per far licenziare 16 lavoratori di Tirreno Power, e che viene citato come motivo del mio licenziamento nella lettera. Si tratta dei primi licenziamenti in assoluto nel settore elettrico. Sono stato a presidiare la sede Enel di Roma dal 20 al 22 dicembre 17, attuando lo sciopero della fame e passando le notti camminando avanti e indietro per non morire assiderato con la temperatura a 0°, chiedendo il rispetto dell’accordo del 2004, sottoscritto da Enel Tirreno Power Comune di Civitavecchia e Regione Lazio che prevede il riassorbimento a Torrevaldaliga Nord Enel del personale in esubero di Torrevaldaliga sud Tirreno Power. Mi sono venuti a trovare solamente di loro spontanea iniziativa e senza pretendere foto, Cosimi Mauro, Campidonico Mauro altre tre collleghe di cui non posso fare nomi per non farle licenziare, e ieri sera il sindaco Cozzolino Antonio e i consiglieri Fortunato e Pucci. Il sindaco mi ha mostrato la propria solidarietà in maniera disinteressata ed è immediatamente andato a parlare con i vertici dell’Enel. Poi mi ha mostrato l’email ricevuta dal viceministro Bellanova che conferma la sua presenza all’incontro del 9 gennaio 18 e convoca Enel e Tirreno Power, per il rispetto dell’accordo del 2004. Per cui ho deciso di sospendere momentaneamente lo sciopero della fame ed il presidio fino al 9 gennaio. Voglio evidenziare la totale assenza dei sindacati e dei partiti politici soprattutto del PD, che si sono adoperati solo, loro con il sedere al calduccio e la pancia piena, e contraccambiarsi lo scambio di colpe. E anzi mandando a dire a voce che: il Tarallo è matto, quello del 2016 è un buon accordo e quello del 2004 è scaduto. Solo ieri a mezzanotte, salendo all’ultimo sul carro dei vincitori, ho ricevuto una telefonata a mezzanotte da parte di un esponente del sindacato di ultimo grado, che mi ha detto che cgil uil e cisl si stanno adoperando per trovarmi lavoro. Loro? Quelli che mi hanno fatto licenziare? Mi sento preso per i fondelli.
Voglio solo poter lavorare e dare il mantenimento ai miei due figli. E questo è l’unico modo per far conoscere la verità!
Scusate gli errori grammaticali, non è da me, ma sono molto stanco.

Ernesto Tarallo