“E’ l’ora del cambiamento: il tempo di giocare con i cittadini è finito”

CIVITAVECCHIA – I cittadini, i giovani studenti, i disoccupati insieme ai lavoratori ed ai pensionati, si aspettano altro dal Sindaco e dalla sua Amministrazione. Sono stufi di assistere alle vecchie tiritere degne della politica più bieca.
Anche perché stanno vivendo problematiche personali di disoccupazione, invivibilità della Città ed incertezza per il futuro, che non lasciano spazio alcuno di importanza alle disquisizioni del Sindaco relative ai ruoli della maggioranza e dell’opposizione, peraltro costituzionalmente previsti, così come esercitati negli ultimi avvenimenti che hanno caratterizzato l’attività del Consiglio comunale.
Il Sindaco Cozzolino e la sua allegra ciurma, forse non hanno ancora capito che la Città non può lasciarsi distrarre da queste argomentazioni alle quali, dall’esordio, stanno cercando di abituarci, ma solo per nascondere la loro oramai conclamata inerzia.
E’ oramai vecchia e stantia la storia che fa riferimento al passato dell’Amministrazione comunale di Civitavecchia e al susseguirsi delle diverse maggioranze politiche che, nel tormentone che continuano a propinarci Cozzolino ed i suoi, sono indiscriminatamente la causa di tutti i mali. Non stiamo certamente alleggerendo di responsabilità coloro che, in passato, possono aver gestito il Comune in maniera difforme rispetto al perseguimento del pubblico interesse, ma se questo è stato, abbiano il coraggio di operare esposti alle Autorità competenti in materia, con tanto dei nomi degli autori dello sfacelo amministrativo, per fare accertare e perseguire i responsabili.
Lo chiede una Città che hanno condotto allo sfinimento.
Purtroppo ed amaramente, a questo punto dobbiamo affermare che la verità è una e una sola: il Sindaco contrariamente ai suoi proclami elettorali, non è riuscito minimamente ad utilizzare le sue prerogative nei confronti di una situazione che ben conosceva dalle origini, per la evidente mancanza di capacità politica ed amministrativa e già questa cosa, pur se avesse avuto a che fare con l’invocata “inesperienza”, sarebbe una giustificazione insufficiente ed inaccettabile per i tanti disastri che ha creato e che sta ancora generando.
La conferma è data dalle tante criticità incombenti su Civitavecchia, a cominciare dell’inefficienza del sistema idrico cittadino e dalla sua costante crisi che nulla ha a che fare con la stagionalità, dall’assoluta mancanza di azioni politiche riguardanti il mondo del lavoro e lo sviluppo del territorio, dalla disattenzione al riguardo dell’ottimizzandone delle sue risorse naturali e turistiche, dall’immobilismo nei confronti del sistema rifiuti e dell’ottimizzazione del ciclo relativo allo smaltimento, includendovi il tanto declamato avvio diffuso della raccolta differenziata.
Per proseguire, è attestata anche dal commercio penalizzato in ogni modo, come se i tanti negozianti fossero dei veri e propri nemici, dalla attività Urbanistica che, ferma restando primariamente la salvaguardia del territorio, ha rilasciato licenze di qualsiasi tipologia con il contagocce, come se il diritto all’abitare o la conservazione e manutenzione degli immobili di proprietà, non fosse cosa lecita; dal fatto che la Città e il suo decoro, come il diritto a viverla, è stato reso sempre meno esigibile a causa della disorganizzazione e della mancanza di una visione di insieme, come dell’incapacità di reperire le risorse necessarie per rendere il tutto possibile; dal rapporto con Enel, questo si ereditato ma che doveva essere ottimizzato in sede di attualizzazione dell’Accordo per Torre Nord, reso invece penalizzante con la rinuncia a pesanti investimenti da parte di ENEL, tutto in cambio di una manciata di spiccioli ed allo stesso tempo con l’accollo di un ulteriore debito sulla testa a dei cittadini.
E, continuando, dall’inerzia sorniona al riguardo del completamento di importanti infrastrutture viarie come la Orte-Civitavecchia, come dall’imbarazzante silenzio sul completamento delle Terme, dalla trascuratezza nei confronti del mare e della sua valorizzazione anche ricettivo-turistica definitivamente affossata nella appena trascorsa stagione, con la cancellazione di ogni possibilità di balneazione nel centro abitato, zona accessibile per i cittadini e per i turisti, occasione quindi di lavoro per gli operatori ed i giovani disoccupati.
Tutti questi elementi, fanno esclusivamente riferimento all’impreparazione politica, all’incapacità di amministrare e, cosa ancor piu’ grave all’incapacità di prenderne atto: ma la Città, i giovani come gli anziani, i lavoratori e i disoccupati, meritano un trattamento differente ed onesto anche con la presa di coscienza da parte del Sindaco Cozzolino, che è arrivato il momento di trarne le improcrastinabili conclusioni prima che sia troppo tardi.

MDP/Insieme per il Lazio – Circolo di Civitavecchia