“Dove sono gli appartamenti per l’emergenza abitativa promessi da Moscherini?”

Quartiere De SanctisCIVITAVECCHIA –  “Sarebbe il caso  che il Sindaco Moscherini, dopo tre anni abbondanti trascorsi dal suo insediamento a Palazzo del Pincio, dicesse dove sono gli appartamenti garantiti per l’emergenza abitativa che egli stesso si era impegnato a far realizzare agli imprenditori e che li avrebbero dovuti regalare al Comune a compensazione delle numerose concessioni edilizie rilasciate”.
E’ ancora scontro tra il Primo cittadino e la Segretaria del Partito Democratico Roberta Galletta che torna ad incalzarlo stavolta sul tema dell’emergenza abitativa e, in particolare, sulle condizioni degli stabili popolari del quartiere De Sanctis. “Ricordo che sempre all’indomani della sua elezione il Sindaco aveva annunciato un projet financing  per riqualificare la zona del quartiere De Santis – afferma la Galletta – uno dei quartieri storici di Civitavecchia dove sono necessari interventi urgenti soprattutto per la salute dei suoi abitanti. Mi pare di aver sentito blaterare una ipotetica distruzione di quelle case, dove tra l’altro  sono cresciuti civitavecchiesi di due generazioni, (ma questo il sindaco marchigiano ovviamente non può saperlo)  e successiva ricostruzione. Allora chiedo: dove devono andare ad abitare le decine di famiglie nell’attesa che vengano realizzati nuovi alloggi? E poi: come intendono affrontare il Sindaco e l’Assessore alla casa il problema dell’inagibilità di alcuni immobili popolari? Anche in questo caso si andrà forse porta a porta con lo slogan ‘un solaio, un voto’?”
Il Circolo del Partito Democratico lancia dunque un appello “alle donne e agli uomini  di buona volontà affinchè reagiscano a questa situazione di inefficienza e pressapochismo amministrativo diventato ormai insostenibile e all’Amministrazione Comunale a dare segnali certi e forti su una delle tematiche, quella abitativa, di primaria e vitale importanza che vede tra l’altro situazioni che stanno arrivando vicino al degrado delle periferie più povere del nostro Paese. E questo – conclude la Galletta – non può e non deve accadere in una città portuale importante e vitale come Civitavecchia”.