De Paolis: “Vicino alle istanze dei lavoratori portuali”

CIVITAVECCHIA – “Sono vicino alle istanze dei portuali d’Italia e a sostengo della loro battaglia contro le politiche che una parte del Governo Renzi vorrebbe avanzare, in tema di riorganizzazione del settore. Lo sciopero di oggi, che ha coinvolto migliaia di lavoratori, è una risposta chiara a quella che vorrebbe essere una riforma ancora una volta all’insegna della liberalizzazione, della cancellazione delle tutele e dei diritti.” A dichiararlo in una nota è Gino De Paolis (nella foto), capogruppo Sel alla Regione Lazio.
“E’ bene sottolineare che il mancato coinvolgimento delle organizzazioni sindacali nella stesura di qualsivoglia ipotesi di riforma mette tutti in uno stato di incertezza intollerabile. In questo clima possiamo dire, però, già da ora – spiega De Paolis – che la norma che il Governo potrebbe cancellare, il famigerato art. 17 della l. 89/94, ha una storia importante alle spalle: è infatti il risultato di una condivisione d’intenti che non è solo frutto del lavoro del legislatore italiano, ma anche e soprattutto voluta dall’Europa, proprio a garanzia dei diritti dei lavoratori del settore. Cancellarla oggi significherebbe contraddire lo spirito europeo”.
“Si faccia chiarezza quindi – prosegue De Paolis – perchè in gioco c’è l’idea di paese che abbiamo in mente. Quella dell’art. 17 è una riforma che forse favorisce qualche investitore, ma certamente porta con se conseguenze gravissime sulla sicurezza del lavoro portuale, degli ormeggiatori e dei rimorchiatori, e sulla tenuta di un settore nel suo insieme. Procedere in questo senso significa precarizzare oltremodo un lavoro che, invece, faticosamente, in questi anni, ha saputo valorizzare la sua funzione con la formazione e la qualificazione dei propri addetti”.
“L’Italia è una banchina sul Mar Mediterraneo, la nostra storia e i nostri porti sono risorse preziose. I lavoratori impiegati e le loro competenze garanzia di sicurezza e di funzionalità. Conosco bene il valore di tutto ciò, perchè provengo da una città, Civitavecchia, dove il porto è parte fondamentale del vivere. Minare queste eccellenze sarebbe un delitto” conclude De Paolis.