D’Ambrosio e Trapanesi lodano il nuovo Regolamento sui servizi educativi alla prima infanzia e

CIVITAVECCHIA – “Il regolamento sui servizi educativi alla prima infanzia e il conseguente lavoro di razionalizzazione, ha assorbito i lavori della PI dal nostro insediamento. Insieme all’assessore Perrone abbiamo cercato di migliorare la qualità dei servizi attraverso lo studio della normativa, un confronto comparato con le altre realtà della nostra regione ed anche di altri territori e analizzando soprattutto la situazione contingente de nostro Comune”. A parlare sono i consiglieri comunali del Movimento Cinque Stelle Elena D’Ambrosio e Fabrizia Trapanesi (nella foto), soddisfatti per l’approvazione del nuovo regolamento.
“Ci siamo soprattutto occupati di stabilire una metodologia per il convenzionamento delle strutture – spiegano – Fino allo scorso anno nessuna procedura, nessuna metodologia veniva applicata e questo poneva molti quesiti: come scegliere se convenzionare una struttura oppure un’altra? Cosa rispondere alle nuove strutture quando anche esse vorranno proporre il loro servizio? La LR 59 del 1980 definisce la metodologia di cui il Comune deve avvalersi per stabilire i criteri di convenzionamento con le strutture: l’accreditamento. Noi abbiamo creato infatti, un Albo delle strutture educative del territorio di Civitavecchia, sempre aperto e che definisce i criteri di qualità richiesti dal Comune. Le strutture che hanno ottenuto l’accreditamento sono strutture con una qualità di cui il Comune si fa garante. Successivamente al bando per le utenze, sulla base di criteri di territorialità, ricettività delle strutture e sulla base soprattutto della richiesta delle utenze, vero parametro di qualità e del progetto educativo proposto le strutture concorreranno al convenzionamento. Ma quali sono le strutture educative presenti nel nostro comune? A Civitavecchia trovano spazio, maggiormente, due diverse tipologie: spazio baby e asilo nido. Esistono diverse definizioni del servizio perché diversa è la prestazione erogata e questo è fondamentale nell’ottica di un’offerta differenziata che cerchi di soddisfare le esigenze di tutti. Tipologie, caratteristiche strutturali e di funzionamento delle diverse strutture sono finalmente inserite nel nostro nuovo regolamento ed anche questo è un punto di cui siamo soddisfatti.
“C’è ancora molto lavoro da fare e siamo molto ambiziosi – concludono – Crediamo nell’educazione, crediamo nelle agenzie educative come scuola e la famiglia e auspichiamo una sinergia sempre più consapevole e altrettanto culturalmente ambiziosa”.