“Cozzolino senza più scuse”

CIVITAVECCHIA – Quello che è accaduto nel Consiglio Comunale di ieri è l’emblema del percorso seguito da Cozzolino e la sua maggioranza durante questi tre anni e mezzo di governo della Città.
Il cinismo con il quale si è preso atto delle dimissioni della consigliera Bagnano, tra le più capaci nella compagine 5 stelle, è il sintomo della logica del branco che vige a palazzo del Pincio. Si volevano liquidare quelle dimissioni come l’atto dovuto di un’assenteista senza nemmeno leggere la sua lettera, indirizzata a tutti i consiglieri, che conteneva una serie di accuse pesantissime all’operato della giunta e sul clima che si respira in maggioranza.
L’evidente fastidio e l’insofferenza sui volti dei grillini quando invece si è letta quella missiva, faceva capire che non esiste generosità e riconoscenza verso chi decide di pensare liberamente, nemmeno quando questi si congeda consentendo alla maggioranza di recuperare un margine vitale sui numeri in Consiglio Comunale.
Altro comportamento che rivela la natura torva di Cozzolino è l’aver completamente escluso la possibilità di un dialogo preventivo con tutti i consiglieri, di fronte alla necessità di eleggere un nuovo Presidente del Consiglio Comunale.
La figura del Presidente è determinante per il ruolo di terzietà e obiettività che sono richieste per una gestione imparziale dei lavori. Inoltre, senza la partecipazione della minoranza, i grillini hanno dovuto attendere il rientro di consiglieri che si trovavano all’estero. E allora quale motivazione migliore per tentare di coinvolgere nella scelta del nuovo Presidente anche l’opposizione? Chiariamo bene: non per attribuire quella postazione alla minoranza (… ci mancherebbe) ma per individuare insieme le caratteristiche di un consigliere di maggioranza che poteva essere gradito a tutti.
Qualunque altro sindaco avrebbe almeno provato a fare una consultazione del genere anche a con il rischio di trovarsi di fronte ad una chiusura da parte dell’opposizione ma l’arroganza del soggetto non ha nemmeno fatto balenare in mente questa possibilità.
Quando ieri abbiamo criticato il sindaco per questo atteggiamento, c’è stato il timido tentativo di un consigliere di maggioranza che provava a giustificare questa mancanza di dialogo come una conseguenza del comportamento (a suo dire) ostativo e intransigente del nostro capogruppo nel ruolo di consigliere anziano durante i lavori del Consiglio Comunale. Peccato che tra le dimissioni della ex presidente Riccetti (18 ottobre) ed il consiglio successivo a guida Piendibene (3 novembre), siano passate quasi due settimane di assoluto silenzio durante il quale la maggioranza era in conclave per individuare (ed eventualmente bruciare) i nomi dei papabili.
In conclusione, dopo aver ascoltato nuovamente il disco rotto che attribuisce i ritardi e i fallimenti di questa amministrazione all’azione di sabotaggio (!) perpetrata dall’opposizione, auspichiamo (senza farci troppe illusioni) che in questi ultimi mesi Cozzolino faccia quello per cui è stato eletto: governare Civitavecchia restituendole il ruolo che merita. Senza più scuse…

Il Gruppo Consiliare e il Segretario del Partito Democratico