Costa Concordia, Tidei scrive a Monti e invita il Governo a ripensarci

CIVITAVECCHIA – Il Sindaco Pietro Tidei torna a chiedere che sia il Porto di Civitavecchia ad ospitare le operazioni di demolizione della Costa Concordia dopo la notizia che vedrebbero la nave in procinto di essere trasferita a Piombino. Lo fa attraverso una lettera ufficiale inviata al Presidente del Consiglio Mario Monti in cui evidenzia come lo scalo cittadino sia equamente distante da quello toscano e come, soprattutto, disponga dei fondali adeguati per questa delicata operazione (18 metri), oltre che di un adeguato bacino interno e di ampie aree per le lavorazioni. “Significando ciò che fra la rimozione della nave ed il successivo arrivo del convoglio a Civitavecchia – sottolinea – non verrebbe frapposto tempo alcuno per l’inizio delle opere. Il tutto con un modesto impegno di spesa, non significativo in questo momento di così grave crisi finanziaria per lo Stato e di tanto sbandierato processo di spending review. Al contrario la scelta del porto di Piombino comporterebbe un impegno di spesa compreso tra i 150 e 200 milioni di euro, da reperire nelle pieghe del bilancio dello Stato che appaiono destinati più a soddisfare l’aspirazione di quel porto ad ampliare la propria infrastruttura che a risolvere il problema ‘Costa Concordia’. Ma ancor più vale la considerazione che eseguire escavazioni di fondali, costruire difese foranee, modificare banchine e arredi portuali indispensabili per le lavorazioni di cui trattasi, comporta un impegno di 1-2 anni, anche volendo ridurre al minimo, in urgenza, i tempi di una istruttoria tuttavia comunque obbligatoria per legge. E ciò in presenza di un importante opposizione che le organizzazioni ambientaliste hanno già manifestato sulla stampa e che si preparano ad incrementare.
“E’ di tutta evidenza, quindi – prosegue – che oggi non appare garantita la soluzione di continuità fra le operazioni di recupero del relitto e l’inizio delle operazioni di demolizione e che , tanto meno, alcun cenno si è fatto circa la destinazione della nave nel periodo di attesa che si prospetta per l’adeguamento strutturale del porto di Piombino. E’ solo il caso di accennare, da ultimo, che nel porto di Civitavecchia, a motivo di importanti adeguamenti strutturali già in atto, sono dislocati mezzi meccanici ed attrezzature di adeguata capacità per fare fronte a lavori di così importante valore tecnico-ingegneristico.
In ragione di ciò Tidei chiede al Presidente Monti la convocazione urgente di un incontro tra tutti i soggetti interessati alla ricerca della migliore soluzione per la demolizione della Costa Concordia.
Analoga posizione quella espressa dal Vice Sindaco Enrico Luciani che chiede direttamente un intervento del Presidente della Repubblica Napolitano affinché sia lui a prendere in mano la risoluzione della questione.