“Con queste tasse le imprese locali rischiano di scomparire”

CIVITAVECCHIA – Con questa tassazione le piccole imprese locali rischiano di scomparire. Il grido d’allarme arriva nuovamente da Tullio Nunzi all’indomani del report con cui Confcommercio e Cer hanno certificato un aumento delle tasse locali negli ultimi 20 anni del 248%, mentre quelle centrali sono cresciute del 76%. In particolare negli anni che vanno dal 2011 al 2015 infine le imposte sugli immobili sono cresciute del 142%, e la tassa sui rifiuti è aumentata del 50%. Notevoli le differenze tra territori: un contribuente romano paga mediamente 2000 euro in più di un collega trentino.
I dati di Civitavecchia – commenta Nunzi – ovviamente non si discostano da quelli romani e per certi aspetti hanno valenze ancor più rilevanti e gravose. Spero che coloro, tra le varie forze politiche locali, che trasversalmente, hanno ipotizzato e ipotizzano ulteriori aggravi, si rendano conto che la crescita della pressione fiscale indebolisce il sistema produttivo civitavecchiese, e invece ridurre il carico fiscale su imprese e famiglie è azione prioritaria. Le imprese del commercio del turismo e dei servizi non possono pagare più il conto di enti pubblici inefficienti, e l’unica via obbligata è il controllo serrato della spesa pubblica e minori tasse; senza questa ricetta si rischia concretamente di creare danni gravissimi in particolare alle piccole imprese locali, in sofferenza da anni e che rischiano di scomparire”.