Comitato di Gestione AdSP: approvato il Bilancio consuntivo 2018 dell’Ente

CIVITAVECCHIA – Si è riunito ieri mattina, presso la sede dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale, il Comitato di Gestione dell’Ente.

I punti principali trattati sono stati essenzialmente cinque: ATF (Adeguamento Tecnico Funzionale) al vigente Piano Regolatore Portuale di Civitavecchia relativo all’Area Commerciale e all’Area Traghetti, POA (Piano Operativo Annuale) della società in house Port Authority Security s.r.l., Rendiconto Generale anno 2018, I variazione al Bilancio di Previsione 2019 e archiviazione del procedimento di decadenza della Port Utilities Spa.

Con riferimento al primo argomento, il Comitato di Gestione dell’Ente ha preso atto della proposta di Adeguamento Tecnico Funzionale disponendone la trasmissione al Comune di Civitavecchia per l’acquisizione del parere di non contrasto con gli strumenti urbanistici vigenti, necessaria alla successiva adozione. I membri del Comitato hanno, inoltre, richiesto ai vertici dell’Ente la convocazione delle società interessate dalla procedura dell’ATF.

Per quanto riguarda la PAS, il Comitato di Gestione, apprezzando il lavoro svolto dall’AdSP, ha deliberato all’unanimità la presa d’atto della proposta di modifica alla Convenzione tra l’Ente e la Port Authority Security e della predisposizione del Piano Operativo Annuale 2019 che recepisce le misure di efficientamento adottate.

Al terzo punto la proposta di Rendiconto consuntivo del 2018 dell’AdSP, approvata a maggioranza dei presenti, che ha evidenziato un avanzo finanziario di competenza pari a 2,5 milioni di euro, un avanzo di amministrazione di circa 16 milioni ed un avanzo economico pari a 4,3 milioni.

Il solo parere contrario è stato quello del membro designato dal Comune di Civitavecchia motivato dai vari contenziosi ancora aperti (tra i quali quello con il Comune), dal mancato utilizzo dei 2,5 milioni di euro dell’avanzo di bilancio e dal fatto che, nelle entrate correnti, le merci rappresentino un forte decremento.

“In un momento di difficile congiuntura economica – si legge in una nota dell’ente – determinata principalmente da una sensibile contrazione del traffico di carbone destinato alla centrale elettrica dell’Enel (dovuto principalmente ad un diverso orientamento degli operatori del mercato dell’energia che tendono ad approvvigionarsi maggiormente da fonti innovative e rinnovabili), l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale, grazie ad una corretta e sana gestione della macchina amministrativa, è stata in grado di assicurare maggiori entrate anche in relazione alla rideterminazione dei canoni di concessione demaniale (assicurando un indice di riscossione del circa 93%) e minori costi grazie ad una riduzione delle spese di funzionamento dell’Ente”.

E’ stata, quindi, approvata all’unanimità la I Variazione al Bilancio di Previsione 2019 nella quale sono stati acquisiti al Bilancio dell’ente oltre 42 milioni di euro destinati alle opere di infrastrutturazione previste nel POT ed alle quali si procederà a dare immediato avvio.

Nel dettaglio, dei circa 42 milioni di contributo dello Stato, 34 milioni verranno destinati al completamento in particolare della darsena servizi (ivi compreso il dragaggio); 5,4 milioni alla pavimentazione dei piazzali della nuova Darsena Traghetti (progetto che ha avuto il maggior contributo a valere sulla componente opere infrastrutturali del fondo generato dall’I.V.A. dei porti italiani) e 2,8 milioni verranno impiegati per la manutenzione straordinaria e la progettazione.

Infine, con riferimento alla Port Utilities S.p.A., in considerazione dei puntuali impegni assunti dalla società per recuperare i mancati investimenti volti a migliorare l’efficientamento energetico negli ambiti portuali di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta, è stata approvata all’unanimità la proposta di archiviazione del provvedimento di decadenza della concessione.

“Così – concludono dall’AdSP –  entro la metà del prossimo anno, il sistema portuale del Lazio sarà il primo in Italia ad assicurare l’illuminazione delle aree pubbliche con LED di ultima generazione, in grado di ridurre gli attuali assorbimenti elettrici (e le relative emissioni di gas serra) di circa due terzi in coerenza con l’art. 4bis della Legge 84/1994″.