Civitavecchia Infrastrutture si poteva salvare?

CIVITAVECCHIA – È stato convocato stamattina il Consiglio Comunale durante cui, dopo un sentito ricordo dell’avvocato Vincenzo Cacciaglia, si è deliberato principalmente su tre mozioni.

La prima è stata quella relativa al fallimento di “Civitavecchia Infrastrutture”, col consigliere del PD Marco Piendibene come primo firmatario. In particolare, la mozione presentata prevedeva la nomina di una commissione d’inchiesta per stabilire l’esistenza di eventuali responsabilità intorno alla scomparsa della società stessa, specie in merito all’operato dell’allora amministratore pro tempore. È stato sollevato il dubbio, infatti, che il fallimento fosse scongiurabile, col consigliere Massimiliano Grasso che si è addirittura spinto a definire la soluzione fallimentare come “paradossale”.

Consenso della maggioranza, seppur con moderazione: la trasparenza resta la priorità, ma prima di passare all’inchiesta il M5S ha invitato i firmatari a procedere con una serie di incontri d’approfondimento con la relativa Commissione bilancio. Qualora questo non portasse risultati, si tornerà all’intento originale. Modifica accolta, “purché si faccia in fretta” – hanno dichiarato in coro Piendibene e Di Gennaro.

Più in là è stata ancora la volta del PD, con una mozione riguardante il Regolamento per l’istituzione del Registro delle dichiarazioni anticipate di volontà relative ai trattamenti sanitari (DAT), in base alla legge approvata in Senato il 14 dicembre scorso. Un’iniziativa che ha già preso piede in altri comuni d’Italia e che, stamani, ha ricevuto un plauso anche da parte dello stesso sindaco Cozzolino. Prima dell’unanimità finale, fra i pentastellati Fabrizia Trapanesi si è dichiarata ben disposta a portare il prima possibile la questione presso la Commissione per i Servizi Sociali.

Più travagliata è stata l’ultima mozione, presentata da Alessandra Riccetti della Lega e riguardante la concessione di immobili in Comodato d’uso gratuito da parte del Comune alle associazioni di volontariato che operano sul territorio. Alla fine si è convenuto su una soluzione “mediana”, che passa per un nuovo censimento dei locali disponibili e dall’acquisizione definitiva di altri immobili, giacché la maggioranza ha sottolineato con perplessità quanto l’assegnazione diretta individuata dalla firmataria non sia compito dei consiglieri, ma dei bandi pubblici. Oltretutto la Giunta, tramite l’assessore Tuoro, ha fatto sapere che, al momento, pur continuando a lavorare col massimo raziocinio non si è ancora in possesso di nuovi immobili da concedere.

Patrizio Ruviglioni