“Che fine ha fatto la coscienza ambientale dei Cinque Stelle?”

CIVITAVECCHIA – Coscienza Ambientale e Morale sì… perché”va tutto bene, Madama la Marchesa!”.
Potrebbe essere questo il titolo di un interessante saggio sugli aspetti ambientali, la realtà del territorio ed il comportamento della tetrade penta stellata Cozzolino-Manuedda-Floccari-Menditto con la regia occulta di mano (forse) femminea.
La coscienza ambientale viene spesso invocata dai nostri quattro amministratori cittadini in ogni occasione ma, di fatto, attualmente non si sa dove siano finiti i proclami elettorali di chiusura della centrale di TVNord, la raccolta differenziata, le informazioni al pubblico sui dati di inquinamento, il Porto che – a seconda del Presidente di turno – ha le navi che una volta fumano e un’altra no. E dunque dopo tre anni di gestione pentastellata che rimane? L’uscita del Comune di Civitavecchia dal Consorzio per la gestione dell’Osservatorio Ambientale, le fallimentari “domeniche ecologiche”, un bel crematorio in via di ultimazione ed il progetto del resort a Fiumaretta con vista sul depuratore.
Si sa, invece, dove sono finiti i soldi di Enel – definiti da Manuedda “insanguinati” (aggettivo utilizzato da più forze politiche su diversi organi di stampa negli ultimi anni) – quelli sottratti al Consorzio per la Gestione dell’Osservatorio Ambientale e” donati” ad Arpa Lazio.
Proprio Manuedda in una sua dichiarazione del 01/03/2016 affermava che “unici dati attendibili sulla qualità dell’aria erano quelli dell’Autorità competente, cioè Arpa Lazio e che… di concerto con l’Osservatorio Ambientale (quello vero istituito dalla Regione, ma esiste davvero?) abbia preso posizione in merito. Ha risposto solo Arpa Lazio dicendo che di fatto la centrale a carbone non fornisce alcun contributo sulla presenza di questo inquinante, il biossido di zolfo, e se lo dice Arpa Lazio sarà vero ed i nostri concittadini sono autorizzati a respirare di nuovo a pieni polmoni.
L’assessore Manuedda, che si stracciava le vesti sulla mancata ottemperanza da parte di Enel delle prescrizioni AIA (dichiarazione del 24/03/2015), ora non si lamenta più sulla reale mancanza di ottemperanza dovuta alla bassa percentuale su base annuale, minore del 90%, dei dati sulle ricadute al suolo degli inquinanti monitorati dalle postazioni ex Enel, quale migliore occasione per porre in essere il prestigioso disegno di “spegnere la Centrale a carbone” od usare gli usuali toni minacciosi verso Enel. Forse qualcosa è cambiato nei rapporti tra tetrade ed Enel? Forse c’entrano i soldi di Enel?
Ma sì “va tutto bene, Madama la Marchesa”!
Veniamo a Menditto il quale, in data 02/03/2016, dichiara che “a dirci com’è la qualità dell’aria adesso ci pensa Moniqa” ma probabilmnte Moniqa ci sta pensando. Nella stessa il genio della coerenza afferma che “nonostante la presenza di una delle centrali a carbone più grande d’Europa e del primo porto per numero di croceristi del Mediterraneo, le troppe centraline non hanno mai registrato nulla di particolarmente rilevante ed è altamente improbabile che cominceranno a farlo nel prossimo futuro” concludendo con un emblematico “mi piacerebbe considerare Civitavecchia una città salubre, ma purtroppo i dati epidemiologici relativi alle malattie correlate all’inquinamento danno un altro quadro”. Ma come nella precedente nota del 23 dicembre 2015 lo stesso affermava che “per le centraline del consorzio solo a Civitavecchia c’è aria pulita” ed ora le stesse misurano “tutte” concentrazioni di ossidi di zolfo riscontrabili normalmente nell’aria di alta montagna (dichiarate proprio dal presidente del Consorzio) e nessuno prende posizione sull’argomento?
Comunque la nostra posizione sul giallo della miracolosa scomparsa dell’inquinante biossido di zolfo sul territorio interessato dalle ricadute emissive della centrale continuerà con una serie di iniziative concrete. Prima fra tutte ci faremo promotori di un’interrogazione alla Commissione Ambiente della Camera dei Deputati da parte del nostro rappresentante, On. Martinelli, On.Di Girolamo, ed in contemporanea del rappresentante regionale On. Antonello Aurigemma, capogruppo al Consiglio Regionale del Lazio.
Siamo quindi fiduciosi, e prevediamo che nei prossimi giorni i valori del biossido di zolfo subiranno un andamento più consono alle reali quantità presenti sul territorio. Enel dovrà rivedere i propri approvvigionamenti di carbone energetico puntando ad un combustibile con tenore di zolfo più basso che notoriamente costa di più e così concluderà la compromissione morale e lo scendere a patti con la propria coscienza di questi personaggi che cercano di autogiustificarsi invano.

Emanuela Mari e Giancarlo Frascarelli – Coordinamento Forza Italia Civitavecchia