Che cosa accade dentro Torre Valdaliga Sud?

CIVITAVECCHIA – Se nemmeno le elezioni politiche, abituale tempo di impegni e promesse, sono riuscite ad accendere i riflettori sulla sua protesta, è facile immaginare il buio pesto che sempre sta ottenebrando in questo post elezioni la protesta di Ernesto Tarallo. Che tuttavia, pur di fronte a così tanto disinteresse, non si arresta, nemmeno di fronte alla pioggia, ed è giunta al 58° giorno di sit in di fronte alla sede Enel di via regina Margherita.

E dall’ormai ex dipendente di Tirreno Power, attraverso la sua pagina Facebook, arrivano altre inquietanti denunce sulle condizioni lavorative all’interno della centrale di Torre Valdaliga Sud. “Tutto sembra difficile – esordisce Tarallo – a 52 suonati dopo 30 di servizio aver passato giorni notti ferragosti natali e capodanni dentro una centrale per metter su una famiglia che ora non ho più, aver respirato anidride solforosa vicino alla caldaia, aver respirato la nafta in ambienti chiusi nei bruciatori che entravano dandogli un calcio, allo scarico della soda dell’acido solforico o dell’ipoclorito, aver visto le nuvole di polvere d’amianto quando le tubazioni sbattevano di qua e di la. Ma che ne sanno Nicolini e Ceccarelli dei 60 gradi del sottoturbina del primo gruppo della valvola gigante dell’alimento del primo gruppo, dei 3 minuti di tempo che avevi per scendere di corsa a mettere sotto bypass i flussimetri delle pac, di tutti i colleghi morti per l’amianto, di come i sindacati tappavano la bocca alle famiglie…. Ora a 52 mi trovo in mezzo alla strada, senza uno stipendio, a contare ogni volta quei 4 o 5 compleanni con le persone con in mano vassoi, e abbracci. A vedere le coppiette fisse. Ieri mattina durante l’acquazzone la security dell’Enel ha telefonato ai vigilantes per dirgli che non potevo stare sotto la tettoia sulla soglia. Passava la vecchietta entrava e si metteva seduta, passava il pensionato persino il suo cane, passava il nero che vende i fazzoletti ed entrava…ma il lavoratore che aveva dato una parte della sua vita all’Enel NO, sotto la pioggia. Ma se pensano che io abbandono si sbagliano – la sua conclusione – sono stato si sotto la pioggia, ma A TESTA ALTA, chi si deve vergognare sono loro che sono dentro e tutti i sindacalisti che hanno firmato per farmi licenziare! Buna dimineata!”.

Qualcuno, da Tirreno Power, i sindacati, i partiti, le istituzioni, vorrà fare luce su quello che avviene effettivamente all’interno di Torre Valdaliga Sud?