Carlo Tarantino pronto a guidare il centrosinistra nella corsa a Sindaco

CIVITAVECCHIA – Sarà Carlo Tarantino il candidato sindaco del centrosinistra? La scelta sembra proprio ricaduta sul noto professionista del centro diagnostico Buonarroti, che attraverso una nota stampa diramata nella giornata odierna ha confermato la sua disponibilità a guidare una coalizione il più ampia possibile nella corsa a Palazzo del Pincio.

“Credo che in un contesto locale caratterizzato da un drammatico disagio economico – le parole di Tarantino – da una esasperata conflittualità e da un diffuso e mortificante buio culturale sia necessario un impegno fattivo da parte dei singoli, delle associazioni e delle forze politiche finalizzato a ricreare un clima di collaborazione, di solidarietà sociale e di fiducia nelle istituzioni, indispensabile per la realizzazione di qualsiasi progetto che possa riqualificare la nostra comunità. L’idea di poter aver un ruolo significativo in questo percorso, in una coalizione di centro-sinistra alla quale appartengo da sempre per origine, per formazione, per valori e per scelta rappresenta per me motivo di orgoglio e di stimolo, corroborato dai numerosi incoraggiamenti e dalle attestazioni di stima ricevuti in questi giorni da tanti cittadini, anche indipendentemente dal loro orientamento politico”.
“Consapevole che per la realizzazione di questo progetto è necessario il più ampio coinvolgimento delle forze politiche, delle associazioni, dei movimenti, delle organizzazioni civiche e delle personalità rappresentative della nostra collettività – conclude – ritengo di poter esprimere sin da subito la mia disponibilità a favorire un percorso di aggregazione”.

Ma nel centrosinistra c’è subito chi punta i piedi, contestando più che la persona il metodo, ovvero l’ex Consigliere comunale e membro del Pd, Stefano Giannini: “Da giorni si attendeva la notizia dell’autorevole candidatura a Sindaco del Dott. Tarantino, il quale merita apprezzamento per aver dato la sua disponibilità a rappresentare una coalizione unita ed ampia di centro sinistra. E’ evidente però come questa scelta, almeno per ciò che riguarda il PD, non possa avvenire a mezzo stampa o, come troppo spesso è accaduto nella nostra storia, al termine di cene ed incontri che esulino da una discussione nell’opportuna sede del Partito Democratico, prerogativa necessaria nel rispetto della storia, degli iscritti e degli elettori del partito. Esiste una generazione che, per l’ennesima volta, non può e non deve essere messa da parte. Consapevole di dar voce a tanti, tra dirigenti e simpatizzanti, ritengo di prestare un giusto servizio alla nostra comunità nel richiamare tutti all’ascolto della base ed all’avvio immediato di una discussione vera, che non sia una mera ratifica di decisione assunte in altre sedi”.