Ater, anche il Prc accusa i Cinque Stelle: “Scarso coordinamento e coerenza”

CIVITAVECCHIA – “Il Circolo di Rifondazione Comunista di Civitavecchia si trova in totale accordo con la posizione espressa dal Consigliere Regionale di Sel Gino De Paolis contro il riordino delle Ater”. Così il Prc si allinea alle critiche espresse dall’esponente di Sinistra Ecologia e Libertà al Movimento Cinque Stelle. “Non possiamo fare a meno di notare, infatti – prosegue la nota di Rifondazione –  una totale mancanza di coordinamento e di coerenza nel Movimento 5 Stelle, tra quelle che sono le esigenze del territorio e la sua linea politica nazionale, forzata quanto miope nell’affrontare demagogicamente questioni in cui basterebbe semplicemente usare il buon senso e la logica. Il M5S propone, nel Lazio come in altre regioni, l’istituzione di un solo ente pubblico economico che si occupi delle nuove costruzioni, delle manutenzioni straordinarie, del social housing e dell’eventuale attività imprenditoriale. Ciò significherebbe, lo dichiarano apertamente, accorpare l’ATER di Civitavecchia (ente con un notevole capitale all’attivo di circa 20 milioni di euro e con una immediata disponibilità alla realizzazione di alloggi) con l’ATER della Capitale. Si paventa quindi l’idea di una scelta politica irresponsabile e totalmente in conflitto con le dichiarazioni della Giunta comunale pentastellata, la quale nei mesi scorsi si dichiarò nettamente contraria all’accentramento dei servizi e degli enti, nonché fermamente in disaccordo con la legge Del Rio sulle Aree Metropolitane, alle riforme costituzionali già in corso d’opera da parte del governo Renzi riguardo il titolo V della Costituzione e quindi definitivamente contraria al riassetto di province e regioni”.
“Invitiamo quindi tutte le forze di opposizione cittadine e le loro rappresentanze istituzionali – concludono dal Prc – ad antecedere alle ragioni di partito i bisogni della comunità che rappresentano, perché le poche opportunità che questa città può ancora giocarsi non vadano sfumate in una ennesima inconcludente battaglia partitocratica”.