Assotir: “Urge un tavolo di crisi per l’autotrasporto locale”

CIVITAVECCHIA – “La situazione dell’autotrasporto, invece di migliorare, va ad aggravarsi sempre di più, con il rischio di creare ulteriore disoccupazione e impoverimento del tessuto economico di Civitavecchia”.
Il Direttore del Consorzio degli Autotrasportatori di Civitavecchia, nonché rappresentante delle imprese di autotrasporto all’interno del Comitato di Gestione dell’Autorità di Sistema Portuale del Tirreno Centro-settentrionale, Patrizio Loffarelli di ASSOTIR, lancia un allarme di estrema durezza, in vista di una situazione imprenditoriale locale che definisce “al limite della disperazione”.
“L’autotrasporto – spiega – sta vivendo, senza usare mezzi termini, un vero e proprio stato di calamità che rischia di lasciare a casa molte famiglie e creare delle perdite considerevoli a livello economico, che finiranno inevitabilmente per ricadere pesantemente sul tessuto sociale. Questo è il motivo principale per cui è necessario creare un tavolo di emergenza lavorativa dell’autotrasporto portuale, che metta al centro le problematiche e faccia prendere in considerazione la reale situazione di questa fetta dell’imprenditoria, particolarmente di quella civitavecchiese”.
Patrizio Loffarelli propone perciò, proprio a partire dal 22 giugno, data nella quale si insedierà il Tavolo del partenariato tra gli Amministratori dell’Autorità di Sistema Portuale del Tirreno Centrosettentrionale e i Rappresentanti delle realtà economiche e sociali dell’area geografica di competenza dell’Autorità, l’apertura di uno specifico tavolo di crisi per il settore dell’autotrasporto civitavecchiese.
“E’ necessario – sottolinea il rappresentante di ASSOTIR – che venga realizzato un confronto concreto sui problemi del settore con le istituzioni e le grandi realtà imprenditoriali del territorio. Le domande sono tante e necessitano di risposte altrettanto precise. In particolare per l’area di Civitavecchia, vogliamo parlare con ENEL per sapere quali siano, realmente, i trasporti che vengono effettuati da e per il sito di Torre Valdaliga Nord. Come pure dovranno essere affrontate anche le specifiche questioni dell’autotrasporto portuale che funge da anello di fondamentale importanza tra la nave, il porto ed i siti di partenza e destinazione del traffico container. Si tratta di un capitolo rimasto ancora aperto, e che deve rapidamente essere affrontato. Il trasporto container rimane infatti una delle fonti principali di sostentamento per le imprese che operano nel porto di Civitavecchia, così come l’approvvigionamento delle provviste di bordo delle navi da Crociera, fiore all’occhiello della portualità del porto Civitavecchiese, oberato finora dai troppi vincoli. Proprio del loro superamento vorremmo discutere in un tavolo, con l’Autorità di Sistema Portuale ed il terminalista RCT, al fine di rendere competitivo anche questo servizio di trasporto”.
Il tavolo di richiesto, vedrà la presenza delle massime istituzioni locali, ad iniziare dal Comune, con il Sindaco Antonio Cozzolino ed il presidente della Commissione Lavoro Francesco Fortunato, e dal Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale Francesco Di Majo. Tutti hanno data la massima disponibilità, puntando su questo incontro e sull’apertura dei rapporti con le imprese del settore.
“Fa piacere – conclude Loffarelli  -vedere come le Istituzioni portuali e quelle cittadine abbiano capito l’importanza delle nostre richieste e della nostra posizione in una situazione economica sempre più drammatica. Questo ci fa sperare che il nostro appello venga ascoltato, e che non ci sia la necessità di andare a momenti di tensione che finirebbero per rendere inevitabile una manifestazione di protesta del trasporto locale”.