Anche l’incendio alla scuola Calamatta scatena la polemica politica

CIVITAVECCHIA – Anche l’incendio alla scuola di via Don Milani riesce a scatenare la polemica politica. Ad innescarla il Partito democratico che, in una nota stampa, condanna l’episodio sulla cui origine dolosa non sembrano più esserci dubbi.

“Quanto accaduto – afferma in una nota stampa la segreteria del Pd – è un atto gravissimo che va ben oltre il barbaro e vergognoso gesto d’inciviltà, se si arriva a dare fuoco ad una scuola significa che in città si è raggiunto un degrado morale ormai fuori controllo che dovrebbe preoccupare fortemente tutti noi. Una scuola è una componente fondamentale per una comunità, è il luogo in cui si formano giovani menti, un luogo in cui la cultura insegna ad essere sensibili ed umili, un luogo in cui vengono trasmesse conoscenze ed esperienze sul mondo che ci circonda, si insegna a vivere ed a lavorare in una comunità dove tutti dovrebbero sentirsi trattati uguali condividendo visioni di rispetto, di responsabilità, di valori di vita, d’istruzione”.
Quindi la stoccata che innesca la polemica: “Proprio per questo motivo la Segreteria del PD di Civitavecchia condanna fortemente questo vergognoso gesto di inciviltà lanciando però un grido di allarme: in una città inerme, schiava di un amministrazione incapace che non progetta ma sopratutto che non investe più sulla cultura creando iniziative, organizzando attività e soprattutto istituendo luoghi di ritrovo in cui poter aggregare giovani e meno giovani, permettendogli di valorizzare le loro capacità, gesti simili sono la ovvia conseguenza di un degrado culturale che purtroppo attanaglia tutti noi e dal quale speriamo con tutto il cuore di poter uscire il prima possibile per il bene della nostra città”.

Da Palazzo del Pincio la replica, affidata all’Assessore all’Istruzione Alessandra Lecis, non si fa attendere: “Mi lasciano veramente di stucco le parole usate dalla segreteria del PD nel commentare l’incendio avvenuto alla scuola Calamatta – il suo commento – Affermare che un atto delinquenziale come quello di incendiare una parte di istituto recentemente oggetto di lavori da parte dell’amministrazione comunale sia colpa del ‘degrado culturale’ e di ‘città schiava di un’amministrazione incapace che non progetta’ lascia veramente di stucco. Non riesco a comprendere come la corsa alle elezioni e la fama di campagna elettorale possa far partorire comunicati stampa di questo tipo. Tutte le forze politiche dovrebbero condannare all’unanimità questi gesti criminali che danneggiano la collettività, senza se e senza ma. Ed il PD dovrebbe ricordare che questa scuola era stata recentemente oggetto di ingenti lavori da parte dell’amministrazione comunale che ha nella riqualificazione dei plessi scolastici una sua priorità. Fare attacchi politici di questo tipo fa capire che in questa città c’è chi è disposto davvero a di tutto pur di conquistare l’agognata poltrona. Anche l’incendio doloso di una scuola deve diventare teatro di diatriba politica. Ciò è orribile e disgustoso ed è ciò di più lontano dal nostro modo di intendere la politica”.

Intanto questa mattina gli alunni delle 10 classi della scuola Calamatta sono rientrati nell’istituto Don Milani e hanno svolto regolarmente lezione. “Ringrazio gli assessori Perrone e Lecis, la dirigente scolastica Fanelli ed i suoi collaboratori, gli uomini della Protezione Civile ed i dipendenti del Comune che hanno lavorato con grande dedizione ed umiltà per un obiettivo cosi importante quale il garantire l’ingresso a scuola dei nostri piccoli concittadini – afferma il Sindaco Antonio Cozzolino – Lunedì i responsabili del Comune, in maniera congiunta con la dirigente scolastica e l’assessore, faranno un primo sopralluogo tecnico nei locali incendiati per iniziare a lavorare alla stima dei danni: non sono ottimista, non sarà una cifra di poco conto. Fa ancora più rabbia il fatto che i locali fossero stati da poco riqualificati con soldi pubblici, che dovranno essere nuovamente spesi per far tornare la scuola alle condizioni precedenti l’incendio. Soldi che potevano essere spesi per riqualificare un’altra scuola e che invece andranno spesi nuovamente per lo stesso scopo. Un doppio danno alla comunità che ci fa molto arrabbiare: per colpa di uno o più delinquenti, la comunità perde per mesi un luogo fondamentale come una scuola. Non demordiamo e andiamo avanti: lo dobbiamo ai ragazzi e per la loro splendida reazione a questa brutta situazione”.