Marino nella bufera, piovono richieste di dimissioni

ROMA – Bufera sul Sindaco di Roma Ignazio Marino dopo lo scandalo sull’uso della sua carta di rimborso personale. Da maggioranza e opposizione è un tiro incrociato per chiedere le sue dimissioni. “L’esperienza Marino sta volgendo alla fine. Stanno incominciando a scorrere i titoli di coda di un film con un epilogo disastroso per la Capitale d’Italia – dichiara il Capogruppo di Forza Italia della regione Lazio Antonello Aurigemma – Ora, una volta conclusa questa pagina, è necessario iniziare a lavorare per presentare un programma, che sia il risultato dell’ascolto dei territori e delle loro istanze al fine di ridare un governo credibile a questa città, umiliata in questi due anni da un Sindaco inadeguato al ruolo che ricopre”.
“Il Partito Democratico, Renzi e Orfini sono stati l’ultimo bunker in cui è stato ospite Ignazio Marino in questi due anni – afferma invece il Consigliere regionale Fabrizio Santori – Ora i romani sperano in un atto, seppur tardivo, di ripensamento della classe dirigente del PD e nell’estradizione del sindaco Marino dal Campidoglio affinché tutta Roma possa essere liberata dal peggior primo cittadino della storia della Città Eterna. Se il Pd dovesse pensare di sfiduciarlo, noi la mozione di sfiducia ce l’abbiamo pronta da quasi due anni, corredata da decine di migliaia di firme di romani, è quella che presentammo con DifendiAMO ROMA. A Marino dicevamo #sgomma, eravamo vicini ma il Pd l’ha voluto trattenere fino ad oggi”.
Questo invece il commento del Presidente dell’Osservatorio Nazionale per la Sicurezza dei Cittadini Italiani, Edoardo Maria Anghinelli: “Dopo la nostra denuncia di ieri ripresa da molti quotidiani sulle ipotetiche perdite delle grandi aziende di Stato legate alla difesa nella mala gestione del Giubileo ,abbiamo posto le ore contate al Sindaco Marino, non avevamo dubbi sull’effetto immediato della nostra azione. Finalmente possiamo sperare in un ambiente sicuro per i cittadini e ci metteremo con tutto l’Osservatorio a disposizione con le nostre competenze”.