Tendopoli. Mazzola scrive anche al Presidente Napolitano

mauro mazzolaTARQUINIA – Il sindaco di Tarquinia Mauro Mazzola si rivolge al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per ribadire la più assoluta contrarietà alla realizzazione di una tendopoli e la necessità che si attui un serio progetto di ospitalità, con il coinvolgimento di tutte le Istituzioni. “A nome personale e del consiglio comunale, manifestando anche la volontà dell’Università Agraria, per rappresentare la ferma opposizione a quella che potrei definire una “dittatura” da parte del Governo nell’assumere decisioni, senza consultare e coinvolgere le comunità locali e soprattutto coloro che le rappresentano. – scrive il primo cittadino – Infatti, negli ultimi giorni, dirigenti della Prefettura, della Questura e dei Vigili del Fuoco, ufficiali dei Carabinieri e rappresentanti dell’Aereonautica Militare hanno effettuato una serie di sopralluoghi in varie parti del territorio comunale.  Da ultimo presso l’ex aeroporto militare ‘Amerigo Sostegni’, una distesa pianeggiante priva di qualsiasi infrastruttura, ubicato sulla provinciale Litoranea, a circa cinque chilometri dalla città. Scopo di tali ispezioni è quello di trovare un sito idoneo all’installazione di una tendopoli per accogliere gli immigrati nordafricani. Di fronte a tali comportamenti l’Amministrazione Comunale si è da subito mobilitata, convocando, in contemporanea con l’Università Agraria, un consiglio straordinario e urgente per approvare un documento che afferma l’impossibilità di concentrare migliaia di persone in un’area priva di qualsiasi tipo di servizio primario. Con il medesimo atto si dichiara la disponibilità a realizzare, con la collaborazione di tutte le Istituzioni, un progetto di accoglienza, che tuteli la dignità degli immigrati e non crei gravi tensioni sociali, con ripercussioni negative anche sull’economia locale. Il modo di agire del Governo può essere definito un vero e proprio ‘abuso di potere’ una ‘imposizione assolutamente inaccettabile’, che sembra essere la prova di una colpevole impreparazione di fronte ad una crisi annunciata da mesi. Il peso di questa responsabilità non può e non deve essere scaricato sui Comuni. Le richiedo quindi un incisivo controllo sull’evolversi della questione, nell’ottica di garantire che, di fronte a emergenze come quella che si sta vivendo in questo periodo, le scelte possano essere sempre concordate e condivise con il territorio”.