Sviluppo e lavoro, dieci domande per il Sindaco Cozzolino

CIVITAVECCHIA – Dieci domande per il Sindaco Antonio Cozzolino. Gliele porge Link Democratico, che raccoglie in sostanza il malcontento e le critiche che arrivano da più parti nei confronti dell’Amministrazione Cinque Stelle, soprattutto in tema di sviluppo e occupazione, sul quale nel frattempo invocano pubblicamente una conferenza di servizi capace di coinvolgere operatori di settore, associazioni professionali, sindacati e cittadinanza.
“Vogliamo quindi porre direttamente al Sindaco di Civitavecchia – affermano da Link Democratico – dieci domande per capire qual è la ricetta della sua amministrazione per il problema occupazionale, qual è a sua visione dello sviluppo di Civitavecchia:
1) Come intende la sua amministrazione preservare ogni singolo posto di lavoro delle partecipate?
2) Come intende la sua amministrazione rilanciare e tutelare la piccola e media impresa cittadina?
3) Come intende la sua amministrazione attirare nuovi investimenti sul territorio?
4) Come intende, nel rapporto Enel comune riconvertire il comparto industriale cittadino per rilanciare il comprensorio nel “dopo Enel”?
5) Come intende, nel rapporto tra comune e porto utilizzare le grandi potenzialità dello scalo marittimo a beneficio del settore turistico e ristorativo?
6) Come intende, nel rapporto tra Comune e Tirreno Power esercitare il suo ruolo di primo cittadino a tutela del lavoro?
7) Come intende aiutare dei ragazzi civitavecchiesi che vogliono aprire una start up innovativa?
8) Come intende aiutare i disoccupati civitavecchiesi e quali progetti attivare (anche sovraterritoriali) per ricollocarli?
9) Quando intende convocare una conferenza sul lavoro dove illustrerà la sua visione dello sviluppo locale?
10) Infine, In un contesto drammatico dove quasi ogni famiglia ha un figlio o un capofamiglia disoccupato ci può dire il Sindaco cosa ha fatto in questi due anni? Se oggi incontrasse un disoccupato civitavecchiese cosa gli direbbe? Cosa ha fatto finora per lui?”.
“Noi non demorderemo – concludono da Link democratico – non rispondere a noi significa non rispondere a drammi veri che la città vive sulla sua pelle, il silenzio non è una risposta accettabile da parte di chi amministra il bene comune”.