S. Marinella. Intitolato il ponte alla memoria di Golfredo Lucantoni

stemma s. marinellaSANTA MARINELLA – Si è svolta questa mattina, alla presenza del Sindaco Roberto Bacheca, la cerimonia di intitolazione del ponte autostradale di Via dei Fiori alla memoria di Golfredo Lucantoni.
All’evento hanno partecipato numerosi esponenti dell’attuale amministrazione, così come assessori e consiglieri delle passate legislature nel quale Lucantoni ha prima svolto il ruolo di assessore e poi l’incarico di Vice-Sindaco. Presente anche l’ex Sindaco Franco Bordicchia, il Corpo di Polizia Municipale  e molti cittadini e familiari di Golfredo Lucantoni.
Il parroco, Don Salvatore Rizzo, ha benedetto i presenti e omaggiato la figura di Golfredo Lucantoni, con un toccante racconto personale.
“Apprezzo la lodevole iniziativa della Giunta Bacheca – ha esordito l’ex Sindaco Franco Bordicchia – del quale sicuramente Golfredo sarà felice. Il mio ricordo si sofferma soprattutto sulla sua volontà di portare avanti progetti ed iniziative atte al miglioramento della città di Santa Marinella, del quale era profondamente innamorato. Ma, a parte la politica, eravamo legati da una profonda amicizia che porterò per sempre dentro di me”.
“Questa iniziativa – ha dichiarato il Sindaco Bacheca – vuole testimoniare la nostra vicinanza ed il nostro ricordo sia da un punto di vista politico-amministrativo ma soprattutto personale. Ognuno di noi era particolarmente legato, chi per un motivo chi per un altro, a Golfredo Lucantoni, uomo di grande spirito di servizio, sempre al centro dell’attività amministrativa e sociale di una città che ha amato a dismisura. Senza tralasciare il suo impegno nella Protezione Civile e nel volontariato, oltre alla sua grande passione che era il teatro”.
“Mi piace ricordarlo – ha continuato l’assessore Grimaldi – per le sue doti altruiste. Era un uomo simpatico, sincero, sempre pronto a mettersi a disposizione per gli altri. Il mio ricordo personale è sempre vivo dentro il mio cuore”.
Toccante il ricordo dell’assessore Venanzo Bianchi, evidentemente provato: “Io e Golfredo eravamo compagni d’età e di giochi. Il mio ricordo è racchiuso in un particolare; quando, da bambini, giocavamo per strada con un pallone di pezza”.