“Hcs tra le 20 società partecipate più disastrate d’Italia”

CIVITAVECCHIA – “Hcs tra le 20 società partecipate più disastrate d’Italia”. Lo denuncia il Codacons, citando non specificate “fonti governative” alla base di questo nuovo “triste primato”. Fatto per cui la partecipata cittadina “cadrà, tra le prime, sotto la mannaia del ‘Piano Cottarelli’, sempre che non intervenga prima il Tribunale”.
“Le domande che si pongono i cittadini sono tante – afferma la Presidente locale Sabrina De Paolis – Perché l’Amministrazione nomina ora un nuovo liquidatore? Perché per tre mesi non ha fatto nulla per avere una città più pulita né ha preso provvedimenti atti a scongiurare nuovi buchi di bilancio? Perché non ha intrapreso quelle semplici misure di buon senso, già delineate dal Commissario Prefettizio, che consistono nel ‘tagliare’ ciò che non si riesce a mantenere, proprio come dovrebbe fare un buon padre di famiglia? E ancora, perchè i cittadini sono costretti a pagare personale in esubero rispetto a quanto previsto dalle tabelle ministeriali che quantificano il numero di addetti rispetto agli abitanti? Perché non si sono ancora eliminati benefit e superminimi, revisionati gli innalzamenti di livello avvenuti in occasione di trasferimenti e distacchi da un Sot all’altra, ma, soprattutto, perché questa Amministrazione non ha ancora interessato la Procura sulle assunzioni del personale amministrativo avvenute nella galassia Hcs non effettuate a norma di legge, ovvero attraverso concorsi di evidenza pubblica? Infatti, se l’attuale Amministrazione non procede nel denunciare e poi ripristinare la legalità, dovrà rispondere del danno erariale prodotto”.
“Qualora chi oggi ci amministra avesse anzitempo dimenticato – prosegue la De Paolis – ricordiamo che nei mesi di commissariamento, i cittadini hanno avuto conferma di come nella Holding ci sia un forte esubero, che questo esubero produce un deficit di circa 2,5 milioni l’anno, e che questo è stato uno dei cavalli di battaglia della campagna elettorale pentastellata. E questi 3 mesi di inerzia dell’Amministrazione che ‘diceva’ che avrebbe cambiato le cose, sono quindi già costati alla cittadinanza oltre 600.000 euro di maggiori stipendi di Hcs, che i cittadini non possono e non vogliono permettersi. Tanto più, considerando lo stato vergognoso e indecente in cui versa la Città. E pure considerando la raffica di tassazioni sia statali che comunali (vedi la recente Tari, di cui il Sindaco ha voluto, di fatto, esigere due rate in un solo mese!), che tantissimi cittadini, in questo momento di profonda crisi economica e disoccupazione, non sono in grado di pagare regolarmente”.
“Ci auguriamo – conclude – che il Sindaco non voglia ‘eroicamente’ attendere la decisione della Corte d’Appello per farci conoscere il futuro della nostrana Holding, oramai alla ribalta della cronaca nazionale al pari di carrozzoni come Atac e Cotral, ma voglia, invece, prendere nell’immediato tutti i provvedimenti necessari. Difatti, gli ricordiamo che siamo già in settembre, e questo significa che i cittadini, in un modo o nell’altro, dovranno sobbarcarsi altri 200.000 euro in più per questo mese di maggiori stipendi e costi che lui non ha ancora saputo, o voluto, revisionare. In quale forma verranno pretesi, non si sa. Ma stiamo certi che verranno esatti, proprio come, anche questo Sindaco, ha deciso di esigere la Tia Straordinaria 2011 e 2012 dei suoi predecessori”.