Cerveteri. “Un eco-mostro in Piazza Moretti”

cerveteriCERVETERI – “Un eco-mostro a Piazza Moretti”. Così il movimento Civitas Nova definisce il progetto per la realizzazione di una biglietteria nella zona antistante l’ingresso della Necropoli Etrusca di Cerveteri. Una struttura di circa 240 mq che, secondo il movimento, una volta edificata andrà ad ostruire “la vista del prezioso panorama, campagna tipica del luogo con il mare nello sfondo”.
Per questi motivi gli esponenti di Civitas hanno deciso di informare della questione, attraverso una lettera, il Ministro per i Beni Culturali Ornaghi.
“La struttura in questione – si legge nella missiva – inizialmente doveva essere realizzata a Campo della Fiera (area di proprietà comunale), luogo ritenuto dai più esperti nel settore dei Beni culturali idoneo per fabbricare questo Centro di accoglienza turistica, anche se il Piazzale Campo della Fiera è posto nelle immediate vicinanze dei Tumuli Etruschi e dista solo circa 800 metri dall’ingresso a pagamento della Necropoli, cioè Piazza Moretti, che invece è area di proprietà Demaniale e quindi ci sarà un canone annuo molto oneroso che andrà a gravare nelle casse del comune di Cerveteri (mentre a Campo della Fiera il comune non deve pagare canoni di affitto). Inoltre, e sopratutto, l’area dove vogliono costruire la struttura, in parte è Viabilità e in parte è Rispetto assoluto (W); pertanto non ci spieghiamo come la Soprintendenza Archeologica per l’Etruria Meridionale possa aver rilasciato il nulla osta, anche perchè le attività, che dovrebbe ospitare l’Eco Mostro, sono già ben locate in ampie e belle strutture”.
La Lista Civitas ricorda inoltre come “il Bando di gara, indetto negli anni ’90, indicava che il Book Shop doveva essere collocato accanto al Ristoro Bar, che si trova all’interno della zona recintata, e non nel locale della biglietteria. Quindi, se nel locale della biglietteria sono circa 15 anni che esiste una complicata convivenza tra l’attività di biglietteria e l’attività commerciale del Book Shop è da attribuire alle ‘cangianti’ decisioni della Soprintendenza”.