C’è il coraggio per una battaglia di civiltà?

CIVITAVECCHIA – Ci sono pessime abitudini fortemente radicate tra i cittadini, frutto di un innato scarso senso civico, che possono essere estirpate solo con una feroce repressione. Quella che per certi aspetti manca tanto in questo Paese e in questa città, dove alcuni problemi si preferisce non affrontarli per quieto vivere. Uno di questi è il quotidiano transito di veicoli nelle isole pedonali, fenomeno che durante tutto l’anno prolifera in alcune zone di Civitavecchia, come il Ghetto o Piazza Saffi, e che durante l’estate spopola tra indifferenza e rassegnazione su lungomare Thaon de Revel. L’abitudine è delle più squallide e meschine: arrivare con il proprio mezzo fin sotto il ristorante in cui si vuole mangiare o il pub dove si deve brindare. Nessun controllo, nessun deterrente, nessuna sanzione; e dunque nessuna remora da parte degli incivili automobilisti a zigzgare tra i pedoni. La storia è nota e diventa quasi stucchevole riproporla nei dettagli. Il via vai di auto e scooter che da viale della Vittoria si immette dentro l’isola pedonale del lungomare è quotidiano; una penisola, per essere più precisi, perché c’è sempre un fronte di accesso che la tiene collegata al traffico veicolare. La domanda che ci si pone è la seguente: c’è la volontà politica di porre fine a questa ostentazione di inciviltà? Qualche multa e un vigile che si affaccia ogni tanto sono palliativi che non preoccupano né tantomeno scoraggiano nessuno. La soluzione sono le telecamere a rilevazione e sanzione istantanea, invocate da anni senza che nessuna amministrazione abbia mai voluto seriamente installarle. Peraltro in tempi di crisi sarebbero una salutare entrata per le casse comunali che nessuno potrebbe contestare, perché frutto della sacrosanta punizione verso chi se ne infischia delle regole, mettendo anche a repentaglio la sicurezza dei pedoni. L’Amministrazione Cozzolino, a cui tanti cittadini hanno delegato speranzosi la rivolta contro squallide connivenze e abitudini del passato, avrà il coraggio di affrontare a viso aperto questa battaglia di civiltà?

Marco Galice