Bracciano. Inaugurato l’anno accademico della Facoltà di Scienze Infermieristiche

BRACCIANO – Si è aperta oggi l’avventura degli 85 nuovi iscritti al corso di laura in Infermieristica di Bracciano. Con una cerimonia che si è tenuta nell’Archivio storico di Bracciano, il Preside della Facoltà di Medicina e Odontoiatria della “Sapienza”, Adriano Redler, ha ricordato la crescita di questo corso di laurea che in 8 anni ha “sfornato” oltre 100 nuovi infermieri. Ad oggi, considerando gli studenti dell’intero triennio, sono oltre 300 i ragazzi che frequentano le lezioni a Bracciano: un risultato lusinghiero che testimonia le qualità del corso braccianese, ritenuto fra i migliori del Lazio sia dalle indagini della Regione che dalle rilevazioni di gradimento della “Sapienza”.
Importante in questi anni l’impegno del Comune per sostenere le attività del corso di laurea in Infermieristica, che ribadisce la volontà di proseguire in questo senso. “Compatibilmente con le disponibilità economiche e con le sinergie istituzionali che si andranno definendo – ha spiegato il Sindaco di Bracciano, Giuliano Sala – intendiamo continuare a contribuire alla crescita di questa importante attività, confidando anche che gli studenti che contribuiamo a formare abbiano poi la possibilità di esercitare il proprio tirocinio e, successivamente, anche la propria professione nell’ospedale di Bracciano. Sarebbe infatti paradossale che il nostro territorio sostenesse “gli oneri” della formazione di nuovi infermieri e poi venisse privato di una struttura ospedaliera di riferimento”.
Disponibile a essere “parte proattiva” di questa sinergia istituzionale con Università e Comune si è detto anche il Direttore Generale della Asl RmF, Salvatore Squarcione, ribadendo che “non esiste possibilità di tirocinio senza ospedale, anche se mi auguro che questa importante attività dei ragazzi possa svolgersi sul territorio e possa riguardare tutti gli aspetti delle attività sanitarie, anche dal punto di vista organizzativo”.
Forte della sua esperienza di medico e manager, il Direttore generale si è rivolto ai ragazzi incoraggiandoli ad “approcciare complessivamente la professione sia per quanto riguarda la cura del paziente che per quanto concerne la corretta gestione delle strutture che devono essere organizzate per rispondere alle esigenze del malato”. Infine Squarcione ha concluso con un invito agli studenti: “Vi chiediamo di ricordare che prima dei diritti, di cui è sacrosanto godere, esistono i doveri: a cominciare da quello del rispetto di sé, da cui deriva quello degli altri. Se derogherete a questo principio, forse diventerete dei coltissimi infermieri, ma resterete dei pessimi professionisti”.