Arrivano le Geminidi, una caduta di meteore da non perdere

meteoreDicembre è molto freddo ma presenta molte ore di buio ed un cielo oscuro. E’ l’occasione per osservare la caduta delle meteore “Geminidi”, nome derivante dalla costellazione dei Gemelli da cui apparentemente sembrano provenire.
“È uno sciame particolare quello delle Geminidi – spiega il Presidente dell’Associazione Astrofili Civitavecchise, Carlo Rossi – infatti non è originato da una cometa come è lo standard ma sembra sia stato originato da un asteroide, chiamato 3200 Phaeton, che a suo tempo si scontrò oltre l’orbita di Marte nella fascia degli asteoridi. Le Geminidi sono meno famose delle Perseidi o lacrime di S. Lorenzo che cadono in Agosto ma sono più luminose.
Il punto di riferimento per osservare meglio le Geminidi è la costellazione dei Gemelli; vicino ai Gemelli ci sono altre costellazioni che possono aiutare ad identificare tale zona di cielo ed anche zone da cui potrebbero provenire le meteore; sono le costellazioni di Orione e del Toro. Quest’anno l’osservazione sarà favorita dalla Luna nuova. Il nostro astrofilo Stefano De Fazi ha calcolato l’orario della caduta massima che si avrà la notte del 13 dicembre alle 23:30 con il radiante molto alto sul nostro orizzonte ma già dal 12 sera le meteore saranno visibili con una certa frequenza”.
Il consiglio che offrono gli astrofili, per chi volesse fotografare le meteore, è dotarsi di un cavalletto fotografico con una fotocamera digitale (batterie ben cariche e di ricambio) e fotografare con sensibilità di 400 – 800 Iso per almeno 3 – 5 – minuti in posa “B”. L’obiettivo fotografico può essere un grandangolo 20 o 28 mm o il classico 50 mm.
“E’ d’obbligo recarsi in un posto fuori città lontano dall’inquinamento luminoso (tipo Montericcio a Tarquinia o sui Monti della Tolfa) e soprattutto ben coperti per difendersi dal gelo”, aggiunge Rossi, che ricorda come la notte fra il 20/21 Dicembre, dopo la mezzanotte, sarà possibile osservare anche le meteore “Ursidi”, originatesi dalla cometa 1856 Tuttle, che in alcuni anni hanno mostrato imprevisti aumenti della loro frequenza di caduta. Il loro radiante è circumpolare, posto tra la stella Polare (Polo Nord celeste) e la stella Beta Ursa Minor; sarà visibile tutta la notte, ma privo di disturbo lunare solo da mezzanotte in poi.
Le prossime ore vedranno infine anche il passaggio dell’asteroide Toutatis, che transiterà a distanza di sicurezza dalla Terra, accompagnato da altri due asteroidi più piccoli, tra l’11 e il 12 dicembre. Prima arriveranno 2012 XE54 (un asteroide del diametro di 36 metri) e 2009 BS5 (del diametro di 15). Poi toccherà a Toutatis, che si troverà alla minima distanza dalla Terra il 12 dicembre, alle 7,40 del mattino, a 6,9 milioni di chilometri dalla Terra. “Un passaggio da seguire attentamente, rileva Diego Turrini dell’Istituto di Astrofisica e Planetologia Spaziali (IAPS) dell’INAF, non perché crei un pericolo per il nostro pianeta ma perché le orbite di questi oggetti possono subire lievi modifiche a causa della gravità della Terra e della Luna (le orbite possono cambiare quanto più è ravvicinato il passaggio) e queste misure servono per determinare con sempre maggiore dettaglio le previsioni future relative ai passaggi di questi oggetti vicini alla Terra chiamati Near Earth Objects o Neo”.