Ladispoli si mobilita per Sakineh

sakinehLADISPOLI – La vicenda di Sakineh Mohammadi-Ashtiani, ha toccato anche il cuore di Ladispoli. L’Amministrazione Comunale si organizza per adottare le iniziative già intraprese dalle organizzazioni di difesa dei diritti dell’uomo, iniziando da una raccolta firme in solidarietà a Sakineh: una donna di 43 anni, lo ricordiamo, madre di due figli che rischia nella Repubblica Islamica dell’Iran l’esecuzione per lapidazione dopo aver ricevuto come punizione pubblica alla presenza di uno dei suoi figli a titolo di “esempio” 99 colpi di frusta dopo essere stata incriminata dalle autorità politico-religiose di adulterio e della presunta complicità nell’omicidio di suo marito. Sembra che la donna sia stata addirittura costretta a confessare ma ha poi subito ritrattato le sua ammissioni.
“Sono sicura che riceverò la massima collaborazione di tutta l’Amministrazione comunale – ha detto la delegata del Sindaco alle PariOpportunità Luisa Incoronato – come è stato in occasione della mobilitazione per la liberazione di Ingrid Betancourt, fortunatamente conclusasi positivamente. Lancio un appello alle donne e agli uomini di tutte le forze politiche, ai rappresentanti di associazioni sociali, culturali e sportive, ai cattolici ed ai laici affinché le autorità iraniane mettano fine a questo tipo di procedure oltre che a queste punizioni inique e barbare, per il rispetto della dignità e della libertà di tutte le donne iraniane”.
“Lapidarla – continua Luisa Incoronato – significherebbe lanciare un sasso contro ogni donna. Sakineh è ognuna di noi: tacendo accetteremmo la sua lapidazione! Dobbiamo essere in molti e determinati nel pretendere che nessuno levi la mano contro Sakineh”.
“La difesa di questa donna – conclude-, la cui inaccettabile condanna è balzata all’attenzione della cronaca mondiale, ci deve far riflettere di quanto sia importante battersi anche per garantire il rispetto dei diritti umani per tutte quelle donne che costantemente subiscono soprusi e violenze nel completo anonimato e nell’indifferenza dei media”.
E’ possibile aderire alla raccolta delle firme rivolgendosi all’Ufficio Relazioni con il Pubblico del Comune di Ladispoli che provvederà ad inviarle all’ambasciata Iraniana.