“Progetto Ragnatela”: una rete collettiva fatta e fruita dai cittadini

internetCERVETERI – Giovedì 12 maggio alle ore 18.30, presso le Case Grifoni (P.zza Santa Maria, Cerveteri),  il gruppo NOInet  propone un incontro di approfondimento sui dettagli del progetto Ragnatela, che prevede la realizzazione di una rete a maglia wifi (MESH) per la comunicazione libera e a basso costo di proprietà dei cittadini. In pratica, la rete si costituirebbe di ogni cittadino, che ne sarebbe al tempo stesso fruitore ed erogatore. Chiunque potrebbe diventare uno dei nodi di questa rete collettiva, trasmettendo e ricevendo segnali, e permettendo così la circolazione di una serie di servizi a basso costo come la connessione a Internet, o gratuiti, come la circolazione di voce e dati all’interno della rete cittadina. “La particolarità – spiegano da NOInet – è che ognuno di noi riceverà e amplificherà il segnale potendo interloquire direttamente con ogni partecipante alla rete.” Rendere collettiva una rete significherebbe anche aumentarne il valore contrattuale, poiché “non sarà più il singolo utente a contrattare con il monopolista soggiacendo a condizioni imposte, ma sarà tutta la rete locale a negoziare riuscendo così a ottenere condizioni di gran lunga migliori.” Per dare vita a un’impresa simile, il modo migliore sarebbe costituire una Società Cooperativa di Consumo a Responsabilità Limitata senza fini di speculazione privata dove ogni socio sarebbe legittimo proprietario dell’infrastruttura: è previsto il versamento di un piccolo capitale iniziale (200 euro complessivi), da destinarsi alla quota sociale e ai costi di istallazione. I servizi di connessione costerebbero 20 euro mensili ai privati, e 35 alle aziende e comprenderebbero una connessione intranet ultralocale 24h, accesso a internet 24h e contratto VOIP con chiamate voce verso tutti i fissi nazionali e telefoni mobili (ovviamente, tutto è valido all’interno della copertura della rete cittadina). Se già i costi sarebbero inferiori a quelli di un normale abbonamento (VOCE+ Connessione  Internet), dal secondo anno si prevede già un risparmio consistente.  “Poiché non si tratta di una struttura di profitto, sarà l’assemblea -specifica NOInet – una volta pagati i costi, a indirizzare gli utili che potranno far diminuire i costi di abbonamento e nel contempo sostenere servizi essenziali per la comunità: asili, scuole materne, doposcuola, assistenza agli anziani, ecc…”  Insomma, “associandosi a questo servizio- concludono quelli di NOInet – si contribuisce anche a creare posti di lavoro e a sostenere servizi alla comunità dove si vive, servizi che l’ente locale non riesce a sostenere a causa della crisi.” Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito www.noinet.it.