Pil, i nuovi criteri di misurazione aiuteranno i governi

I tempi passano, le cose cambiano così come il Pil, il principale indicatore della crescita di una paese. Ma non si sta parlando di un’ oscillazione di percentuali ma di un vero e proprio mutamento nei criteri di misurazione. Innanzitutto verranno considerati nel calcolo anche alcune attività illegali come il traffico di sostanze stupefacenti, il contrabbando e la prostituzione. Tutto ciò rappresenterà una ventata d’ossigeno per i governi i cui effetti positivi si potranno scorgere già da quest’ottobre. Infatti questa modificazione avrà un forte impatto sugli indicatori in cui il Pil è coinvolto come il rapporto tra il Pil e il debito pubblico: per dirla in breve aumentando il Pil il valore del rapporto conseguentemente scenderà. In questa maniera i governi potranno presentare a Bruxelles delle stime più confortanti e ciò vale sopratutto per l’Italia che da questo punto di vista è ancora un osservato speciale.  Al riguardo Eurostat parla chiaro, il Pil aumenterà un po’ dappertutto,  e in Italia si parla di un amento che oscilla dal 1% al 2%.  Tutto ciò sarà reso possibile anche da una piccola “rivoluzione statistica” : i nuovi sistemi informativi permetteranno di analizzare meglio ogni aspetto dell’economia di un paese, anche quelli che fin’ora sono stati scarsamente monitorati. Finalmente da fronte economico si puà parlare di novità in senso positivo.