Il Gruppo Archeologico del Territorio Cerite festeggia i suoi 20 anni

CERVETERI – 20 anni fa il noto archeologo Flavio Enei insieme ad un Gruppo di volenterosi “ardimentosi” fondò il GATC (Gruppo Archeologico del Territorio Cerite).

Il perché si trattò di un Gruppo di “ardimentosi” lo spiega bene lo stesso Coordinatore Scientifico nell’incipit della bella pubblicazione illustrata che sarà distribuita il 14 Dicembre scorso, quando, nella splendida sede del castello Odescalchi di Santa Marinella, messo a disposizione, a titolo assolutamente e totalmente gratuito dal principe Carlo Odescalchi che è anche apprezzatissimo membro del FAI, si svolgerà, dalle ore 15,00 alle ore 19,00 (ivi compreso un piccolo break), il convegno celebrativo in proposito; nel succitato testo scrive, fra l’altro, Enei: “… La nostra Associazione compie venti anni di attività ed è veramente difficile ricordare le migliaia di cose che abbiamo fatto dal 12 luglio del 1999, giorno in cui decidemmo la nostra nascita. Possiamo senza dubbio dire che abbiamo contribuito fortemente alla ricerca, alla tutela ed alla valorizzazione della memoria storica del nostro territorio, offrendo ai cittadini appassionati di storia ed archeologia un prezioso punto di riferimento ed incontro. Partecipare alla difesa della cultura, dei documenti e delle testimonianze materiali che raccontano la storia è una passione ed un impegno che serve per la crescita civile, culturale ed anche economica di una società moderna. Un popolo che non conosce e non rispetta la propria storia è un popolo disgraziato, un popolo senza radici e quindi senza alcuna speranza di poter vivere un futuro migliore. Noi, sulla scia degli insegnamenti di Ludovico Magrini, fondatore del GAR, dei Gruppi Archeologici d’Italia e quindi del Forum delle Associazioni Culturali Europee, ci siamo mossi per cercare di portare il nostro contributo. Un impegno prestato alla causa della difesa e della divulgazione del nostro immenso patrimonio storico-archeologico e del paesaggio, sempre più soggetto ad aggressioni di ogni genere ed a tentativi di distruzione ad opera di costruttori incalliti, tombaroli e devastatori ignoranti di turno, più o meno coscienti del loro nefasto agire. In questo litorale nord di Roma, così difficile per chi si propone di operare nel settore cultura per un nuovo sviluppo legato alla valorizzazione della grande ricchezza costituita dall’immenso patrimonio culturale e paesaggistico, in questa terra semideserta fino a poco più di cento anni fa, si è lavorato sodo per la conservazione della memoria.”

Per il GATC, dal 1999 ad oggi, si è trattato di continua crescita che gli ha  consentito di divenire una delle più grandi ed importanti Associazioni del Lazio nel litorale a Nord di Roma. Il Gruppo Archeologico del Territorio Cerite che è ufficialmente iscritto, dal 2006, all’Albo Regionale delle ONLUS, è forte, attualmente, di oltre 280 soci: cittadini appassionati, studenti, ricercatori, archeologi, storici dell’arte, architetti, geologi, giornalisti e professionisti in vari campi tecnici, scientifici ed amministrativi, uniti tutti dalla comune passione per la storia e l’archeologia.

Durante il convegno saranno illustrate, con documentati specifici report, le varie attività svolte dal GATC comprendenti fra l’altro: l’attività nelle scuole e con le scuole, l’attività di divulgazione scientifica e culturale, le ricognizioni per la carta archeologica dell’ager caeretanus, il Progetto Pyrgi Sommersa, gli scavi archeologici nel Castello di Santa Severa, il Progetto Castel Campanile, il Progetto Castrum Novum, i Progetti “Paleokyrnos” ed “Aleria” ( l’Alalia latina) in Corsica, il Comitato per il Castello di Santa Severa, il recupero  della necropoli etrusca del Laghetto (facente parte del Sito UNESCO) a Cerveteri, il nuovo “Museo del Castello di Santa Severa”, il recupero delle antiche Aquae Caeretanae a Cerveteri, la produzione editoriale.

L’Associazione, che ha la propria sede (dotata anche di una ben fornita biblioteca specializzata) al piano superiore del Museo del Mare e della Navigazione Antica nel castello di Santa Severa, in questi anni ha promosso importanti progetti tra i quali il “Sistema Cerite Tolfetano Braccianese” il quale ha consentito a sette comuni del comprensorio di usufruire di grandi finanziamenti regionali, ascendenti a circa 3 milioni di euro, finalizzati alla valorizzazione dei propri beni culturali.