“Dichiariamo illegale la povertà”

LADISPOLI – Giovedì 22 Gennaio, alle ore 16.00, presso l’aula consiliare Fausto Ceraolo del Comune di Ladispoli, il Presidio Ladispoli/Cerveteri dell’Associazione Libera e il Sindacato Spi/Cgil Comprensorio Roma nord/Civitavecchia invitano i cittadini a partecipare all’incontro pubblico “Dichiariamo illegale la povertà”.
Interverranno: Giuseppe De Marzo responsabile campagna “Miseria Ladra” per l’Associazione Libera, Nicoletta Teodosi Presidente Ccilap/collegamento italiano lotta alla povertà, Fabrizio Marras Referente a Latina per l’associazione Libera, i rappresentanti delle associazioni che nei Comuni di Ladispoli e Cerveteri, attraverso l’attività di decine di volontari, si occupano quotidianamente di ridurre gli effetti devastanti che la crisi economia sta portando anche nei nostri territori. Presiederà il dibattito Eraldo Riccobello, segretario Spi/Cgil comprensorio Roma/Nord Civitavecchia e i lavori verranno conclusi da Teti Croci, segretaria regionale sindacato pensionati Cgil.
Secondo i dati del rapporto Istat del 2013 sono più di 10 milioni le persone in povertà relativa e 6 milioni in quella assoluta. Il 63% delle famiglie ha ridotto la spesa alimentare, il 40% vive in condizioni di deprivazione materiale; una famiglia su quattro soffre di deprivazione materiale grave. Sul versante occupazione viviamo una crisi senza precedenti: oltre 3,2 milioni di disoccupati, più del 43% di disoccupazione tra i giovani con punte ben oltre il 50% al sud; 4 milioni di precari. In un paese così diseguale e precario sono le mafie a trarre grandi benefici: 54 i clan impegnati in attività di riciclaggio e usura. La corruzione si sostituisce al rispetto delle regole e della convivenza fondata sulla certezza del diritto, inquinando ulteriormente il clima della nostra democrazia. “La crisi – come sostiene Don Luigi Ciotti – è per molti è una condanna, per altri è un’occasione. Le mafie hanno trovato inedite sponde nella società dell’io, nel suo diffuso analfabetismo etico. Oggi sempre più evidenti i favori indiretti alle mafie che sono forti in una società diseguale e culturalmente depressa e con una politica debole”. E’ per queste ragioni che Libera ha promosso la Campagna Miseria Ladra che vuole contrastare le mafie all’interno di una visione europeista fondata sulla cultura dei diritti e del welfare come elemento di civiltà. In campagne come questa strumenti come la denuncia, attraverso l’informazione e l’analisi, si saldano alla proposta.
“I pensionati e gli anziani – come sostiene la Cantone, Segretaria nazionale Spi/Cgil – si sono presi sulle proprie spalle le famiglie e aiutano come possono figli e nipoti senza lavoro. Il problema è serio ed andrebbe affrontato. Pensiamo alle nostre famiglie, a quelle dei nostri amici e conoscenti, dei nostri vicini di casa. C’è sempre un anziano che si fa carico di un figlio che ha perso il posto di lavoro o di un nipote che dopo aver tanto studiato non riesce a trovare un’occupazione. Se il nostro paese oggi non è affondato del tutto è anche perché almeno queste relazioni e questa solidarietà generazionale ha tenuto. Ma per quanto ancora sarà così? Ma se ora non gli si da una mano non riusciranno più a svolgere questo ruolo di ammortizzatore sociale. È una questione serissima che un governo che ha a cuore il futuro del paese non può non affrontare”.