La Regione Lazio dice si all’uso terapeutico della cannabis: soddisfatto De Paolis

La Regione Lazio ha dato il via all’uso terapeutico della cannabis. Un provvedimento che porta la firma del commissario ad acta per la sanità laziale Nicola Zingaretti.Le preparazioni galeniche magistrali a base di infiorescenze di cannabis potranno essere erogate ai pazienti residenti nella Regione Lazio come trattamento adiuvante per le analgesie nel dolore cronico correlato a spasticità, in pazienti affetti da sclerosi multipla, non adeguatamente controllato con le terapie convenzionali, su prescrizione degli specialisti neurologi operanti nelle strutture pubbliche e private accreditate; nell’ analgesia nel paziente oncologico sintomatico con dolore cronico, di grado moderato severo non adeguatamente controllato dalle migliori terapie analgesiche farmacologiche a base di oppioidi con o senza adiuvanti e non farmacologiche, oppure nei casi in cui le suddette terapie siano scarsamente tollerate, su prescrizione degli specialisti con oneri a carico del SSR esclusivamente in distribuzione diretta.

Le preparazioni galeniche magistrali a base di infiorescenze di cannabis potranno essere erogate dalle farmacie convenzionate, per tutte le altre indicazioni, con oneri a carico dell’assistito.  Un provvedimento, quello di Zingaretti, che pone la Regione Lazio in linea con le indicazioni governative rispetto all’uso terapeutico e che finalmente risponde alle richieste delle decine di associazioni che da anni si battono per l’uso terapeutico dei cannabinoidi.

Soddisfatto del decreto di Zingaretti è il capogruppo di Mdp alla Pisana Gino De Paolis: “dopo anni di battaglia, soprattutto culturale, che anche nel nostro piccolo abbiamo condotto nella Regione Lazio, presentando una proposta di legge a marzo del 2014, la notizia del decreto del Presidente Zingaretti sull’uso terapeutico della cannabis è un’altro punto d’eccellenza per la Regione Lazio. L’obiettivo del decreto, così come la nostra Proposta di legge – spiega De Paolis- punta infatti a rendere effettiva la disponibilità dei farmaci cannabinoidi. L’intento è di rendere attuative le norme già pienamente in vigore a livello nazionale e quindi facilitare l’accesso a tali farmaci. I medicinali cannabinoidi potranno essere prescritti, in alcuni casi specifici con oneri a carico del Sistema sanitario nazionale, sulla base di un piano terapeutico, consentendo ai malati di avere finalmente accesso ai farmaci, di ridurre i tempi di attesa, ma soprattutto i costi.Stiamo parlando di uno strumento terapeutico importantissimo che potrà agire sul piano della cura palliativa del dolore o di altre applicazioni terapeutiche in molte forme di disabilità fisica e mentale o come lenitivo degli effetti collaterali delle chemio e radio-terapie. Ma ci sono anche patologie e disturbi come il glaucoma, l’epilessia, lo stress post-traumatico, l’emicrania, il morbo di Crohn, l’anoressia, la sindrome bipolare, l’artrite, l’ Alzheimer, e il Parkinson e molte altre possibili applicazioni.

”Pensiamo quindi-conclude De Paolis-che anche questo provvedimento rappresenti un passo avanti del cambiamento che questa Giunta e questa maggioranza stanno apportando al Lazio. Una tappa che sentiamo di aver contribuito a raggiungere con il lavoro di sensibilizzazione, ricerca e proposta che abbiamo condotto in questi anni. Il Lazio è diventata quindi una Regione modello sul terreno della Canapa, delle sue diverse proprietà e dei suoi diversi utilizzi, giungendo, senza pregiudizi e timori, a normare prima il suo uso industriale e poi il suo uso terapeutico.”

Ismaele De Crescenzo