“Teatro mio”: va in scena la solidarietà

CIVITAVECCHIA – Si consolida la collaborazione tra la Blue in the Face e l’Associazione Onlus Il Melograno di Civitavecchia. La Fondazione Cassa di risparmio di Civitavecchia ha valutato ed approvato il progetto: “Teatro Mio” presentato la scorsa estate da entrambe le realtà. L’iniziativa ha come obiettivo l’integrazione dei ragazzi diversamente abili nel tessuto sociale del nostro territorio. Il direttore artistico del Teatro “Nuova Sala Gassman” Enrico Maria Falconi si è mostrato immediatamente entusiasta all’idea di collaborazione presentata da Massimo Lauricina, presidente del Melograno. Dice Falconi: “Ritengo che, sia le finalità espresse sia l’idea molto concreta di integrazione del disabile nella rete sociale del nostro territorio rappresentino azioni concrete per realizzare nei fatti quelle affermazioni che molto spesso sono unicamente di propaganda o di facciata. Vi conosco da qualche anno e molti di noi hanno aderito alla vostra associazione in qualità di associati, per cui siamo entusiasti di aderire a questa lodevole iniziativa”. Dal canto suo la Presidente del Melograno Lauricina commenta: “Non vi dico la gioia dei nostri ragazzi quando abbiamo comunicato che il progetto era stato approvato. Già dalla prossima settimana il progetto entrerà nel vivo e inizieranno le attività previste nel progetto. La collaborazione che si è creata tra Enrico e tutti gli appartenenti alla compagnia teatrale è veramente speciale. I nostri ragazzi sono magicamente attratti dall’ambiente del teatro e sentirsi ‘partecipi’ di attività come l’accoglienza, la bigliettazione, l’accompagnamento in sala il servizio di guardaroba è per loro motivo di gioia infinita. Un ringraziamento speciale va alla Fondazione Cassa di Risparmio di Civitavecchia, poiché da anni è un fattore determinante per lo sviluppo del senso del sociale nel nostro territorio. Riteniamo che la Fondazione abbia colto appieno la finalità de progetto che vuole fare in modo che i ragazzi disabili siano in grado di fornire un servizio, non necessariamente remunerato, che dia loro la gioia di rendersi “utili” in un contesto sociale che riconosca la dignità del ruolo assunto ed il compito assegnato”. Ed ora : “In scena”!