In Cina 7.000 persone al giorno ammirano la nave caudicaria proveniente Santa Severa

SANTA MARINELLA – Certo sono cifre a cui bisogna fare l’abitudine, anche per chi è da tempo “addetto ai lavori”, però quando si viene a sapere che un modello di una nave caudicaria, data in prestito dal Museo del Mare e della Navigazione Antica diretto dall’archeologo Dott. Flavio Enei (che ne è anche il fondatore nonché attualmente pure direttore scientifico di tutto il polo museale dello splendido ed antico castello di Santa Severa), è visto, ogni giorno, da 7.000 persone presso il China Port Museum di Ningbo (città di oltre 8.000.000 milioni di abitanti il cui museo è fuori dal centro cittadino e per raggiungerlo bisogna prendere alcuni mezzi di trasporto) si rimane piuttosto stupefatti oltretutto sapendo che questo Museo (che fa sempre, sistematicamente, il pieno) si “autolimita” negli ingressi proprio a quota 7.000.

Andando per ordine, prima di entrare nei dettagli della cosa, va detto che la suddetta Mostra, che ospita il modello della nave caudicaria proveniente da Santa Severa, è stata intitolata “Portus” e successivamente andrà ad Hainan e poi a Shangai, è stata inaugurata a Ningbo solo il 17 settembre u.s. e rimarrà in loco fino al 15 dicembre p.v.; ergo, in questi pochi giorni, il “nostro” modello di nave caudicaria proveniente da dove suddetto, è stata visto già da 56.000 persone!

Prima di proseguire il “viaggio marittimo” nella RPC è il caso di spiegare che tipo d’imbarcazione era la nave suddetta, quando era in uso, ed a cosa serviva: la nave caudicaria era un particolare tipo d’imbarcazione fluviale che veniva utilizzato per il trasporto delle merci dai porti di Claudio e Traiano presso Ostia fino in città, risalendo il Tevere. La navi caudicarie, trainate da coppie di buoi da terra lungo la riva del fiume, risalivano la corrente giungendo a Roma in circa due giorni di navigazione. Un sistema di trasporto che, dall’epoca repubblicana fino a quella tardo antica, ha assicurato il rifornimento di milioni di tonnellate di mercanzie e generi alimentari alla Città Eterna (Aeterna Urbs vds Tibullo – ndr).

Per comprendere meglio il tutto è proprio il caso di lasciare la parola a Flavio Enei che dichiara: “In seguito ai contatti scientifici intercorsi nel tempo, il Museo Civico di Santa Marinella ‘Museo del Mare e della Navigazione Antica’ sbarca in Cina partecipando alla mostra ‘Portus’, prestigiosa esposizione dedicata dai musei della Repubblica Popolare al tema di Roma antica sul mare. Il governo cinese tramite il ‘Forum Culturale Italia – Cina’, in collaborazione con il Ministero per le Attività e i Beni Culturali italiano, hanno voluto far conoscere e divulgare al grande pubblico la storia, l’archeologia e la tecnologia che i Romani adottarono per assicurarsi il dominio sul Mare Nostrum. Già alcuni anni addietro avevamo ospitato una delegazione del Ministero della Cultura Cinese venuta in Italia per preparare l’evento in collaborazione con il nostro MIBACT, il Museo Nazionale Romano e diversi altri musei italiani. Gli archeologi cinesi erano rimasti molto colpiti e interessati dai modelli ricostruttivi navali presenti nel nostro museo ed in particolare dalla ricostruzione filologica in scala al vero funzionante di una pompa idraulica (pompa a bindolo), utilizzata sulle navi antiche per lo smaltimento delle acque d’infiltrazione: una macchina capace di espellere dalla sentina circa 200 litri di acqua al minuto. I contatti intercorsi nel tempo con i ricercatori cinesi hanno consentito di portare Santa Marinella e il suo Museo dall’altra parte del Mondo per contribuire alla diffusione della conoscenza delle civiltà del nostro Mare Mediterraneo presso l’enorme pubblico dei musei della Repubblica Popolare”.

La Mostra, di grande spessore storico-culturale, (che poi, come si è visto alla prova dei fatti, è stato organizzata in maniera ineccepibile) si è realizzato concretamente a seguito della richiesta formalizzata da parte della China Museum Association che cura il suddetto evento della grande Mostra itinerante “Portus”, la quale, dopo Ningbo, sarà trasferita al China Museum of the South China di Hainan (isola nel golfo del Tonchino, con il suo punto più alto di oltre 1.800 mt. sul livello del mare, che conta, attualmente, 10.000.000 milioni c.a. di persone) ove sarà visitabile dal 15 gennaio al 15 aprile 2020, per poi andare al grande China Maritime Museum della megalopoli di Shangai (quasi 30.000.000 milioni di abitanti), ultima tappa di “Portus” che ivi sarà presente dal 1 maggio al 20 giugno 2020.

Andata e ritorno del modello della nave caudicaria dal Museo del Mare e della Navigazione Antica a spese, ovviamente, degli Organizzatori cinesi, i quali, nell’occasione, hanno fatto anche viaggiare ed ospitato, per l’incipit di Ningbo ad accompagnare l’opera, l’ottima restauratrice (iscritta nel relativo Albo) Gaia Biondini appartenente al Gruppo Archeologico del Territorio Cerite (GATC – onlus), più gli altri tecnici specializzati nell’arte del restauro (gli italiani sono i migliori al mondo – ndr) provenienti dalle altre realtà museali italiane le quali stanno partecipando, con i loro prestiti, a questo grande, visitatissimo e molto importante tour museale della Mostra di “Portus” in corso in terra di Cina concernente la storia plurisecolare di Roma nel Mediterraneo.

Arnaldo Gioacchini