Gli straordinari 25 anni dei St John Singers Gospel Choir

MANZIANA – Harold Bradley, Joy Garrison, Charlie Cannon domenica scorsa sul palco a Manziana per il concerto di celebrazione dei 25 anni dei St John Singers di Manziana. Un evento di grande effetto che ha chiuso la due giorni di festeggiamenti organizzati da Il Cantiere dell’Arte per il “giubileo” della straordinaria avventura che è e continua ad essere questo prestigioso coro tra i primi ad importare in Italia il ritmo e il sound dei canti spiritual degli afroamericani.
Manziana, anche in questa occasione, è stata teatro della grande musica nel segno della denuncia della scomparsa di migliaia di bambini svaniti nel nulla. Il venticinquennale ha voluto centrare l’attenzione infatti, nel segno costante dell’attenzione per i più deboli, su un fenomeno che fa orrore. Il tema è stato coniugato in varie forme. In primo luogo nella mostra “Gli altri siamo noi” allestita in via del Forte nella quale sette artisti – Giuseppe Fontana, Loredana Galigani, Cristiano Guitarrini, Patrizia Ottaviani, Ivano Petrucci, Antonio Schiavi, Gaetano Vari – hanno interpretato il dolore e l’angoscia tra bimbi privati di organi, bimbi chiusi in posizione fetali, madri addolorate e l’effigie del santo protettore dei bambini.
Una partecipazione che è valsa agli artisti un riconoscimento ufficiale dell’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Il ricordo dei bambini “desaparecidos” è stato fatto inoltre nel corso della messa cantata nelle intenzioni e a loro è stata dedicata “La Preghiera della Pace” incisa dai St John Singers su testo del santo Giovanni Paolo II e musiche del maestro Stelvio Cipriani che il coro ha intonato assieme al Quadroni Vocal Ensemble in una esibizione finora senza precedenti e che segna l’avvio di una nuova collaborazione tra i due gruppi vocali manzianesi. Al termine del rito molto sentito, presente tra gli altri l’Ambasciatore di Haiti presse la Santa Sede Carl-Henri Guiteau e signora per il quale i St John Singers hanno inciso, su musiche di Stelvio Cipriani e testo di Michaële Lafontant, l’inno per il bicentenario dell’indipendenza il brano “Union Paix Renaissance”, il sindaco di Manziana Bruno Bruni, alludendo all’esibizione all’unisono dei due cori, ha parlato di una “concertazione che non può che dare buoni frutti”. La intera manifestazione, organizzata in collaborazione con la Pro Loco con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Civitavecchia, si è fregiata del logo del Giubileo della Misericordia che, in considerazione del tema, ha aderito all’iniziativa.
Nella serata di sabato l’Extradixie Jazz Band (Carlo Capobianchi, Attilio Berni, Alberto Pezza, Fausto Coppa, Riccardo Colasante) è stata protagonista di un concerto in piazza Tittoni. Non ha tradito le aspettative l’evento di chiusura con il gran concerto di domenica. In prima fila il vescovo della Diocesi di Civita Castellana, monsignor Romano Rossi. Presente anche una delegazione delle Donne di Onna, il paese abruzzese devastato dal sisma del 6 aprile 2009. Travolgenti le interpretazioni dei vocalist afroamericani, la bravura dei musicisti (Giampaolo Ascolese, Riccardo Colasante, Ivano Sebastianelli) e l’entusiasmo del coro. Uno straordinario momento di spettacolo, diretto da Alessandra Paffi e presentato da Alessandra Bertoldi, aperto da un video che ha ripercorso per immagini i 25 anni di storia di questo coro, una istituzione musicale che ha collaborato con prestigiosi organizzazioni tra cui le Nazioni Unite, l’Unicef, la Fao oltre che esibirsi nella sede del Parlamento europeo a Bruxelles. Moltissimi i tributi per il cavaliere Adriana Rasi, presidente de Il Cantiere dell’Arte, che “ancora una volta – ha sottolineato l’assessore alla Cultura del Comune di Manziana Eleonora Brini – ha portato Manziana al di là dei propri confini guardando all’Italia, all’Europa, al mondo”.