Gioco dell’Oca con la Storia di Civitavecchia

CIVITAVECCHIA – Un’occasione di far conoscere la storia di Civitavecchia in modo semplice e diretto ai più piccoli ma anche agli adulti. Questo è stato “Civitando nella Storia quasi un gioco dell’oca sulla storia di Civitavecchia“, progetto nato nel 2009 che all’epoca coinvolse le scuole elementari Frascatana e la Cialdi e rimesso in piedi giovedì 17 ottobre 2019 nella splendida cornice di Piazza Leandra all’interno del programma della “Festa Internazionale della Storia”, edizione di Civitavecchia.

Nato per far conoscere ai più giovani la storia della loro città in maniera giocosa come è lo stile della scuola di oggi, il gioco ha visto lo scorso giovedì la partecipazione di quattro scuole medie cittadine, Calamatta, Flavioni, Galice, Manzi con la presenza di oltre 100 bambini.

I ragazzi si sono appassionati, giocando con lealtà e con partecipazione sportiva, accompagnati dalle insegnanti” ha commentato soddisfatta Barbara De Paolis, maestra elementare e ideatrice del gioco insieme ad Antonella Bagnati “perché attraverso il gioco dell’Oca tradotto con la storia di Civitavecchia hanno imparato la storia della nostra città ricevendo tutti premi e riconoscimenti da alcuni generosi esercenti, Nocchia e Todis, e vocabolari offerti dalla cartolibreria Nunzi ” ha poi concluso la De Paolis.

Grazie al lavoro sinergico di docenti, ragazzi, volontari della Croce Rossa Italiana, Polizia Locale, Ufficio Pubblica Istruzione del Comune di Civitavecchia e a Luigi De Angelis della Casa della Memoria di Piazza Leandra, abbiamo condiviso una mattina piena di storia ed emozioni con la citta” ha poi aggiunto Roberta Galletta, una degli organizzatori della “Festa Internazionale della Storia di Civitavecchia” che si è aperta lunedì’ scorso presso la sede del teatro della Fondazione Ca.Ri.Civ. e che si chiuderà Domenica 20 ottobre 2019 la mattina con le visite guidate della sezione Ulpia del Gruppo Archeologico Romano alla necropoli della Scaglia e il pomeriggio con un convegno sui templari curato da Enzo Valentini presso la Chiesa di San Giovanni nella omonima piazza, sede della Comunità di Sant’Egidio”perché solo il lavoro di unione, condivisione e di cittadinanza attiva può permettere la vera divulgazione e della storia e della cultura locale e una più forte promozione del territorio, oltre che la difesa di piazze storiche e belle come la Leandra che giovedì mattina era davvero splendida senza auto e piena dei sorrisi dei bambini” ha poi concluso la Galletta.