Commozione per gli studenti dello Stendhal al Viaggio della Memoria

CIVITAVECCHIA – L’Istituto Superiore Stendhal con una rappresentanza di studentesse delle classi IV A e B dell’indirizzo Tecnico per il Turismo “Benedetto Croce”, accompagnate dalla prof.ssa Silvia Bruni, ha partecipato nei giorni dal 12 al 15 aprile al Viaggio della Memoria organizzato dalla Rete Fare Memoria di cui fa parte, composta dall’IIS “Leonardo da Vinci di Maccarese e gli istituti di Ostia, Liceo Ginnasio “Anco Marzio” ed il Liceo scientifico “Federigo Enriques”.

Il viaggio ha avuto come meta il Museo e il Tempio degli Internati di Padova, dove sono stati imprigionati i militari italiani dopo l’8 settembre del 1943. Il gruppo poi si è recato a Trieste, città prescelta da Mussolini per annunciare il 13 settembre del 1938 le Leggi razziali. Gli studenti hanno visitato la Risiera di San Sabba, luogo suggestivo e monumento di una pagina dolorosa della nostra storia. Qui, una testimone di quei giorni, la Sig.ra Fulvia Levi, ha raccontato la sua dolorosa esperienza, momento toccante e pieno di emozioni. Inoltre, alla Risiera abbiamo potuto vedere la mostra documentaria e fotografica, realizzata dalla Prof.ssa Sabrina Benassi e dagli alunni dell’Istituto “Francesco Petrarca” di Trieste, “Razzismo in Cattedra”, che testimonia l’applicazione delle leggi razziali del 1938 nella scuola con l’espulsione di docenti e studenti triestini di religione ebraica.

Il viaggio è proseguito con la visita alle Foibe di Basovizza, al CRP di Padriciano, il Sacrario di Redipuglia e le doline con le trincee. Il viaggio si è concluso a Ferrara con la visita del Museo dell’Ebraismo italiano e della Shoah.

“L’esperienza – commenta la Prof.ssa Bruni – è stata toccante e piena di commozione: luoghi suggestivi, dove una natura incantevole è stata lo scenario di momenti dolorosi e terribili della nostra Storia. Il viaggio è la prova che la Scuola, ma, soprattutto, la Rete tra scuole assolve pienamente alla sua finalità educativa, visitare e incontrare i luoghi e le persone, testimoni e protagonisti di una triste pagina del passato, ma ancora così viva, agisce sugli studenti educandoli ad essere cittadini attivi e consapevoli rispetto ai principi della tolleranza delle diversità educandoli verso un mondo basato sul rispetto, sull’inclusione e sull’integrazione. Comprendere che essere diversi è un valore prezioso, una risorsa etica per combattere attivamente ogni forma di razzismo”.