All’Aula Pucci risuonano forte i “Tamburi di pace”

CIVITAVECCHIA – E’ risuonato forte e potente il ritmo dei tamburi nell’Aula Consiliare “ Pucci”, ancora una volta, come ormai consuetudine da diversi anni, quando allo sbocciare della primavera, l’Istituto Marconi regala ai suoi studenti e a tutti i cittadini di Civitavecchia una giornata di riflessione sui temi della pace e della solidarietà “mettendo in scena” “I Tamburi per la Pace”, manifestazione organizzata con il patrocinio del Comune di Civitavecchia, in collaborazione con l’ E.I.P. Italia – Scuola Strumento di Pace, e con la Maison Internazionale de la poesie de Bruxelles pour la Journée Mondiale de la Poésie – Enfance UNESCO.
L’evento, che si svolge in numerosi paesi del mondo nello stesso momento e con lo stesso scopo, è stato presieduto dal Dirigente Scolastico dell’ Istituto Marconi prof. Nicola Guzzone ed ha visto la partecipazione della prof.ssa Anna Paola Tantucci, presidente dell’E.I.P. nazionale, e della prof.ssa Anna Baldoni, delegata E.I.P. per Civitavecchia.
“Il progetto – ha detto la prof.ssa Tantucci – vuole essere un momento di concretizzazione della missione educativa dell’ E.I.P. Italia che si fonda sulla pace e sui diritti umani, e si colloca all’interno del più ampio progetto ministeriale di cittadinanza e costituzione del comprendere e vivere la pace”.
“Oggi i nostri giovani crescono in una cultura confusa tra pace e violenza e spesso ricevono informazioni contraddittorie e quindi devianti – ha aggiunto il preside Guzzone – Il mondo contemporaneo sta attraversando un periodo di forte e contrastante intreccio di culture e necessita di un rinnovamento di organizzazione e di strategie educative. La scuola, chiamata a formare la persona ed il cittadino, non può quindi prescindere da questo nuovo sapere, e deve agire nel cercare nuove strade ed azioni per dare ai giovani rinnovati stimoli culturali e speranza nel futuro”.
Ed ecco quindi che i protagonisti di questa bella manifestazione diventano i suoni e le poesie per una primavera di pace nelle scuole, nei giardini, nelle piazze delle città. Dall’aula Pucci gremita di studenti, genitori e cittadini ed onorata della presenza del vicesindaco Dott.ssa Lucernoni, che ha salutato i presenti ribadendo l’importanza dell’ evento, i ritmi dei percussionisti prof. Marco Moro e dello studente Tiziano Persia, a cui si sono poi uniti quelli dei ragazzi del Melograno, hanno dunque inviato il loro vibrante messaggio di pace, ribaltando l’immagine simbolo del tamburo usato invece nel passato per annunciare la battaglia.
E in molti hanno voluto portare la loro testimonianza, come per esempio l’associazione di volontariato “Amici della Darsena Romana” che hanno illustrato le attività di grande valore svolte nel sociale con filmati che hanno suscitato interesse nella platea.
Gli studenti del Marconi, ed in particolar modo i ragazzi del laboratorio teatrale “Scuola di Teatro” dell’ istituto, e le classi 1 A e 1D del Liceo Scientifico opzione Scienze Applicate e le classi 1C e 5A di Informatica, hanno rappresentato la loro visione del conflitto e della pace. Un flash mob iniziale e la lettura di brani di personaggi rappresentativi del pensiero pacifista e non violento si sono alternati ancora ai suoni ritmici dei tamburi e di altri semplici strumenti tribali di percussione per ribadire e rafforzare in tutti il rifiuto non solo della guerra, vista come una cosa distante da noi, ma anche del semplice e quotidiano conflitto personale che va superato con lo sforzo di ognuno.
Ed è questo il concetto ribadito dai rappresentanti di “Senzatomica” che hanno fatto riflettere la platea proprio sul fatto che l’atteggiamento conflittuale è divenuto purtroppo uno stile di vita quotidiano che ci coinvolge tutti, e che tutti dobbiamo contribuire a modificare iniziando da noi stessi, rifiutando l’ostilità ed il contrasto, e modificando gesti e reazioni personali nella ricerca di un comune accordo, primo importante ed indispensabile passo verso un vero cambiamento di pace e solidarietà.
E dopo i suoni sono arrivate le poesie dedicate al tema della pace recitate da alcuni studenti e dall’attore-regista Enrico Maria Falconi, direttore artistico della “Blue in the Face“.