Controlli filiera pesca: operazione “Pasqua 2014”

Nel corso della settimana appena conclusasi, si è svolta nella Regione Lazio, sotto il coordinamento del 3° Centro di Controllo Area Pesca della Direzione Marittima di Civitavecchia, l’operazione di controllo della filiera della pesca, denominata “PASQUA 2014”.

Obiettivo principale di tale operazione è stato quello di intensificare l’attività ispettiva lungo tutta la filiera di commercializzazione dei prodotti ittici a tutela e difesa del cittadino consumatore, nonché a tutela dell’ambiente e dell’ecosistema marino, che, di riflesso, vengono negativamente influenzati da un non corretto sfruttamento delle risorse ittiche.
In tale ottica sono stati programmati controlli via mare, attraverso l’utilizzo di mezzi navali dipendenti, delle unità da pesca ed unità da diporto dedite alla pesca sportiva, ricreativa e subacquea, con particolare riferimento alla pesca in zone e tempi vietati e l’impegno di strumenti ed attrezzi non consentiti.
Episodio degno di nota è quello relativo all’accertamento e contestazione di un illecito, da parte del personale della Capitaneria di porto di Civitavecchia, nei confronti di un motopeschereccio intento in attività di pesca a strascico sottocosta (ossia in zona non consentita) nelle acque antistanti Montalto di Castro, che ha portato all’elevazione di un processo verbale per un ammontare di 4.000 euro e al sequestro amministrativo della rete (circa 70 metri) utilizzata durante l’attività di pesca illegale.
Nel corso di detta operazione, sono stati altresì effettuati controlli presso le attività commerciali e di somministrazione, ponendo attenzione alla tracciabilità, alla freschezza, alle modalità di conservazione dei prodotti ittici, nonché alla corrispondenza delle specie somministrate con quelle proposte nei menù, con particolare riguardo a quelle provenienti dal sud-est asiatico.
Nel corso dei 277 accertamenti portati a termine, i militari della Guardia Costiera del Lazio hanno accertato 60 infrazioni per mancanza di tracciabilità ed errata etichettatura del pescato, elevando, a carico dei trasgressori, sanzioni amministrative per un totale di 64.224 euro.
I controlli effettuati sulla filiera della pesca, che si inquadrano in una più articolata attività di monitoraggio e tutela dell’ambiente marino svolta dalla Guardia Costiera del Lazio, proseguiranno sia per mare che a terra, al fine di tutelare il consumatore, garantendo così l’interesse pubblico della sicurezza alimentare.