ASL, la violenza sulle donne come motivo di riflessione per i Penitenziari Civitavecchiesi

CIVITAVECCHIA – Continua la collaborazione tra gli Istituti Penitenziari di Civitavecchia e l’Azienda Sanitaria Locale RM/F di Civitavecchia. All’evento organizzato dalla Direzione dell’ Istituto di via Aurelia dal titolo eloquente ” Giornata di riflessione contro la violenza alle donne” la ASL ha garantito il contributo e la presenza degli Operatori Socio Sanitari che operano nei due Istituti di Civitavecchia: Il Distretto Socio Sanitario F1 che rappresenta la Direzione Sanitaria Penitenziaria, il SER.T, ed il Dipartimento di Salute Mentale insieme ad altri Servizi (UEPE, Associazioni e Cooperative sociali ONLUS e di volontariato) a ribadire che il rispetto di se stessi, e la promozione di salute e benessere, sono elementi protettivi e riabilitativi a manifestazioni di violenza a volte difficile da comprendere e trattare.
Una giornata di riflessione contro la violenza sulle donne, voluta anche dalle direttrici dei due penitenziari di Civitavecchia, la Dott.ssa Silvana Sergi e la Dott.ssa Patrizia Bravetti; organizzata con il V. Direttore Dott.ssa Annamaria Trapazzo, il Commissario Dott.ssa Calenzo, i funzionari Giuridico Pedagogici Dott.ssa M.G Boi e Dott.ssa Alessia Giuliani.
All’evento, organizzato nel Teatro dell’Istituto, hanno partecipato i detenuti sia uomini che donne, che hanno raccontato e condiviso, insieme agli operatori professionali e sanitari delle realtà istituzionali, ai docenti dell’Istituto Comprensivo Civitavecchia 2 e agli operatori della comunità esterna che collaborano con il carcere; idee ed emozioni su un tema così attuale e toccante come la violenza contro le donne.
Sono stati presentati e condivisi lavori, svolti dai detenuti nelle attività che giornalmente si svolgono in istituto: riflessioni, poesie, disegni, racconti, canti.
I detenuti della Casa di Reclusione hanno partecipato sia con gli elaborati svolti durante il percorso di gruppo con la psicologa Dott.ssa Bassetto, sia con gli scritti prodotti nella redazione del notiziario dell’Istituto intitolato “Volta Pagina” guidato dalla dott.ssa Giuliani; inoltre, hanno reso omaggio alla sezione femminile della Casa Circondariale con un quadro da loro dipinto.
I partecipanti ai gruppi condotti dalla psicologa Dott.ssa Bassetto operante in entrambi gli Istituti hanno illustrato differenze e processi legati a parole come “sensazione ed emozione” e ”possedere ed appartenere”.
Frutto dell’attività didattica della scuola “Istituto Comprensivo Civitavecchia 2” sono stati gli elaborati letti dai detenuti e dalle docenti Prof.ssa Donella Luzzetti, Prof.ssa Francesca Mariani e Prof Anna Torneo e i lavori realizzati con materiali diversi nell’ambito del progetto “Poesie sui Muri” che sono stati esposti durante l’evento.
A curare la partecipazione delle detenute è stata l’Associazione “Sangue Giusto”, che da anni promuove attività teatrali nei due Istituti di Civitavecchia. Un gruppo di detenute-attrici ha interpretato canti popolari italiani e sudamericani: ” il rispetto degli altri nasce dal rispetto di se stessi, rispettarsi per avere una vita migliore” queste tra le parole scritte e interpretate dalle detenute presenti.
Il Direttore dell’U.E.P.E di Roma Dott.ssa Di Spena ha presentato il progetto “Parlare con Lui”, elaborato dalla Cooperativa “Bee Free” vincitore dell’avviso “Leda Colombini, “promosso e finanziato dalla Provincia di Roma, rivolto ad uomini maltrattanti presi in carico nel lavoro svolto dagli Assistenti Sociali e personale U.E.P.E, soggetti segnalati nell’ambito dei percorsi detentivi e misure alternative alla detenzione. Il taglio relazionale terapeutico ben risponde alla presa in carico globale di una problematica quanto mai complessa e diffusa anche tra l’utenza in esecuzione penale esterna,quale quella della violenza sulle donne. E’ intervenuta per l’Associazione”Bee Free” la Dott.ssa Soriato.
La Dott.ssa Calvigioni del Ser.T nel suo intervento ha esplicitato come sia difficile parlare e raccontare la violenza delle donne sugli uomini, come sia tabù solo pensarlo e quanto sia difficile poter chiedere aiuto per un uomo che sente di essere oggetto di violenza da parte della donna; è stato importante, emozionante, si è parlato di solidarietà, di tolleranza, di diritti in quanto esseri umani al di là del sex and gender, perchè oltre.
La Dott.ssa Calvigioni e il Dott.Borgioni da molti anni, oltre alle varie attività di loro competenza, conducono un gruppo di sostegno psicologico e seminari esperienziali di attivazione psicorporea a favore dei detenuti Tossicodipendenti presso la Casa Circondariale.
La Direzione Generale dell’ASL Rm F era presente all’evento, rappresentata dalla Direttrice del Distretto F1 dott.ssa M. Cozzolino, dal Primario del DSM dott. Gaglioti e dalla Responsabile del C.S.M dott.ssa Carola Celozzi. dagli Operatori del SER.T F1 e del C.S.M che da più di vent’anni operano all’interno dell’Istituto fornendo assistenza socio – sanitaria alla popolazione detenuta.
Presente all’evento la Dott.ssa Stefania Perri del PRAP del Lazio, Direttore dell’Ufficio del Personale e della Formazione, che ha elogiato l’iniziativa e invitato gli operatori a produrre un vademecum contro la violenza da divulgare in altri Istituti.
L’evento testimonia una sinergia creativa che caratterizza la collaborazione di due Istituti Penitenziari diversi nella struttura e nella organizzazione, ma uniti nella condivisione degli obiettivi e delle attività.
L’atmosfera dell’ incontro è stata piacevole e condivisa: nella platea infatti, insieme ai detenuti e alle detenute, erano presenti rappresentanti istituzionali di tutte le realtà che, a vario titolo, svolgono attività professionale all’interno dell’Istituto.
l’Autorità Garante per i detenuti, presente nella persona del Dott. Claudio Salemme, che ha realizzato e realizza da tempo importanti progetti a favore della popolazione detenuta.
Il Cappellano Don Giorgio Picu e Suor Elena nel loro intervento hanno portato una testimonianza di fede e solidarietà molto sentita. Erano presenti volontari e rappresentati di Associazioni.
I contributi presentati hanno avuto un “leitmotiv emotivo” comune: non può esserci violenza se esiste il rispetto per se stessi..al di là del gender o della storia personale. Tutti gli esseri umani – uomini e donne – sentono per propria natura di amare l'”altro da sé, in un riconoscimento autentico e sincero che promuove e crea, sostiene e libera…Eppure non ci riusciamo e soffriamo per questo…siamo violenti per questo ..con noi stessi e ovviamente con gli altri.
L’intervento della dott.ssa Perri ha lasciato una scia di speranza e di condivisione dell’esperienza: questa giornata può essere “esportata” in altri luoghi, in altre carceri, in altre realtà e trasformarsi in “progetti”con l’obiettivo di diffondere consapevolezza, conoscenza, condivisione.
E’ bello pensare che tutti i pensieri, i racconti, le poesie, i canti e i cartelloni creati dai detenuti e detenute per questo evento, possono “uscire” dal carcere a dimostrazione che anche in un luogo oscuro e violento, come spesso rappresentato e percepito da chi sta ” fuori”…, è possibile ritrovare la bellezza del Buono, del Bello, del Vero, nato magari proprio da quella Violenza che ha portato quelle persone là dentro.
La giornata condivisa insieme ha regalato a tutti i presenti la speranza e la gioia che la condivisione e il rispetto possano essere – ancora e soprattutto oggi – valori in cui credere.