“Volemose bene, abbassiamo le barriere”

LADISPOLI – Può un sentimento come la solidarietà, nel dolore e nella disgrazia vissuti in comune, abbattere il muro dell’intolleranza che il nuovo oscurantismo armato e violento vuole forzatamente erigere? “Stiamo vivendo un’epoca in contraddizione con se stessa, nella quale domina la violenza e la morte che rappresentano l’antitesi della vita. Il termine che compendia questa contraddizione è, universalmente riconosciuto nella PACE, che non segna la sconfitta di una parte e la vittoria della parte opposta, ma solamente un reciproco compromesso che neutralizza gli eccessi a vantaggio di una civile convivenza.” Le donne ci provano con un atto di coraggio andando oltre le diversità soprattutto religiose e culturali.
Un appello e una testimonianza arrivano dal Circolo PD di Ladispoli – via Odescalchi 57 – dove domenica 1 marzo alle ore 16 il “Gruppo Diritti e Cittadinanza” ha organizzato un pomeriggio di intrattenimento aperto a tutti del quale ci parla la responsabile Sandra Bossio Risso: “’Volemose bene, abbassiamo le barriere’, è un progetto del gruppo Ladispoli ‘Diritti e cittadinanza’ che ha l’obiettivo di instaurare un dialogo costruttivo tra le varie componenti della nostra città. In un tessuto plurale come quello di Ladispoli, dove una gran parte della popolazione ha radici in un’altra cultura, è importante imparare a vivere insieme. E ancora più necessario nel contesto politico e storico del mondo attuale, dove conflitti venuti da lontano possono, se non analizzati adeguatamente, far scattare dei riflessi di ‘ripiego’. Gli stereotipi creano divisioni, malumori, incomprensioni che fanno del male a tutti e rischiano di farci sprofondare in un mondo privo di libertà. In questa occasione, per inaugurare l’incontro, proponiamo una commedia franco-libanese che può darci tanti spunti di riflessione. Il piccolo villaggio libanese dove vivono in pace da sempre due comunità, una cattolica e una musulmana, non può che essere influenzato dal contesto più globale del paese: la guerra fratricida, tra le due comunità. Ma aldilà delle incomprensioni e conflitti che nascono spesso per ‘futili motivi’, un gruppo di vedove, che ha perso tutto meno la gioia di vivere, cercherà, con un bel pizzico di umore, di far tornare la pace nel villaggio. Accompagna la proiezione la mostra fotografica ‘volemose bene’, dove sono statti ritratti i visitatori della Sagra del Carciofo 2014. Alla fine della proiezione, con un buon tè arabo nelle mani, cercheremo anche noi, come gli abitanti del paesino libanese, di parlare delle nostre paure e del modo di risolverle insieme. E’ importante comprendere l’esistenza del concetto di ‘armonia’ nel quale le diverse realtà, rispettandosi e riconoscendosi reciprocamente, si organizzano per trovare la giusta modalità con la quale dare omogeneità ad un collettivo eterogeneo”.