Tarquinia. “Urge il Tavolo sull’ambiente per salvare il fiume Marta”

TARQUINIA – Il Sindacato Balneari di Tarquinia e l’Assotur Tarquinia chiedono urgentemente la convocazione del tavolo sull’ambiente al comune di Tarquinia per salvare il Fiume Marta.

“Successivamente alla presentazione degli esposti alla procura di Viterbo da parte di consiglieri comunali e alla procura di Civitavecchia sul problema del Fiume Marta da parte delle associazioni e operatori turistici di Tarquinia, e dopo l’ordinanza sul divieto di utilizzo delle acque del Fiume Marta, la prefettura ha finalmente alzato il livello di attenzione al problema inquinamento sul fiume, disponendo un tavolo tecnico e istituzionale a sostegno del lavoro di indagine – affermano il Presidente del S.I.B. Tarquinia Marzia Marzoli e il Presidente AssoTur Tarquinia Gabriele Bicchierini – I rischi di sversamenti non depurati e/o non autorizzati, di eventuali mal funzionamenti degli impianti di depurazione, le alterazioni della qualità delle acque e conseguente inquinamento del tratto costiero di Tarquinia sono finalmente sotto i riflettori. Ma ci sono ancora domande a cui invece si dovrebbero dare risposte precise, la prima riguarda i sempiterni lavori di rifacimento delle pompe di sollevamento del depuratore Cobalb, annunciati da Settembre 2017 e non ancora iniziati ufficialmente, la seconda alla Talete spa, che gestisce i depuratori di Viterbo e di Tarquinia, su quando sarà pronta la relazione tecnica che riguarda il livello di efficienza dei due depuratori più grandi che utilizzano il Fiume Marta per lo smaltimento delle acque reflue dopo la depurazione”.

Sul depuratore circumlacuale del CO.BA.L.B., secondo i due presidenti, elementi di preoccupazione vengono inconsapevolmente ma direttamente dal direttore presso Cobalb SpA, dal suo profilo facebook: “Stiamo alloggiando le nuove macchine nelle stazioni di sollevamento. Abbiamo iniziato dalla S.S.2, con pulizia delle vasche,ripristino dei clapè e nuove flange. Siamo poi passati alla S.S.4, dove con la stessa procedura sono state poste a dimore le nuove macchine. Si continua martedì, con la S.S.5. Lavoro leggermente più impegnativo. Tempo previsto un paio di giorni. Appena terminati i lavori di alloggiamento delle nuove pompe, si continuerà con la sostituzione dei quadri elettrici. Le stazioni di sollevamento continuano comunque a lavorare allacciate in emergenza ai vecchi quadri elettrici. Lavoriamo con il supporto di diversi autospurgo, che ci permettono di evitare sversamenti nei momenti di posa in opera delle nuove macchine. Prossimamente nuovi aggiornamenti sui lavori”.

“Insomma – proseguono Marzoli e Bicchierini – ancora, nessuna garanzia che i lavori finiscano a breve e che gli sversamenti saranno scongiurati. Non smetteremo mai di ripeterlo, a noi sta a cuore la salute del Fiume e per questo cercheremo di tenere alta l’attenzione su questo tema, che è diventato vitale per il miglioramento delle acque dolci che finiscono nel mare di Tarquinia. Per questi motivi e per avere maggiori informazioni da condividere con l’amministrazione comunale di Tarquinia abbiamo protocollato la richiesta che venga convocato con urgenza il tavolo sul Fiume Marta, anche per entrare nel merito del percorso per iniziare la discussione per l’istituzione del protocollo del patto di Fiume, come previsto dal recepimento della Regione Lazio”.