Tarquinia. Il Tar boccia il ricorso della Marzoli contro l’ordinanza sull’arsenico

TARQUINIA – Il Tar del Lazio ha rigettato il ricorso del presidente del SIB Marzia Marzoli (nella foto) contro il Comune per annullare l’ordinanza sindacale n. 8194 del 29 ottobre 2011 di limitazione dell’uso di acqua per la presenza dell’arsenico. Il Tribunale Amministrativo Regionale ha anche condannato il presidente del SIB Marzoli al risarcimento di 4 mila euro per le spese di giudizio a favore dell’Amministrazione. Per il Tar del Lazio non “emerge alcuna illogicità nell’ordinanza impugnata” che rappresenta “un atto dovuto e privo di margini di discrezionalità, e quindi immune dal dedotto vizio di violazione di legge con riguardo alla violazione di norme sul procedimento o sulla forma” e che “il Comune si è coerentemente attivato al fine di ricondurre la concentrazione di arsenico nell’acqua entro i limiti previsti dal D. Lg.s. n. 32 del 2001 nel più breve tempo possibile”. Soddisfatto il sindaco Mauro Mazzola: “Il ricorso presentato era completamente infondato. Il presidente del SIB Marzoli ha fatto l’ennesima pessima figura, facendo spendere inutilmente soldi pubblici. Non è la prima volta che il Tar del Lazio boccia sonoramente il presidente del SIB Marzoli, che avrebbe dovuto riflettere un po’ di più o farsi consigliare meglio, prima di caricare a testa bassa e andare a sbattere contro il muro. Il Tribunale Amministrativo Regionale ha riconosciuto la legittimità dell’ordinanza adottata nel pieno rispetto della normativa vigente. Questa è sia una vittoria contro una persona che trova tutti i pretesti più futili per portare in tribunale l’Amministrazione, sia una dimostrazione della trasparenza e della serietà con la quale si è sempre agito nell’affrontare il problema dell’arsenico, anche a dispetto del Movimento 5 Stelle e del Codacons. Un ringraziamento va all’avvocato Giuseppe Piferi che ha seguito la vicenda”.