Tarquinia. Il M5S: “L’Aula consiliare torni ad essere a disposizione dei cittadini”

TARQUINIA – Il Movimento Cinque Stelle torna a chiedere la disponibilità dell’aula consiliare per iniziative organizzate dai cittadini. Possibilità preclusa dalla precedente Giunta Mazzola che ne aveva deliberato la non concessione per eventi politici.
“Ma si trattava di un atto in contrasto palese con lo Statuto Comunale – commenta il Consigliere Ernesto Cesarini – che invece incentiva l’uso democratico e partecipato di uno dei beni comuni più importanti della nostra città. La vecchia delibera 473/2008 dell’Amministrazione Mazzola, precludeva l’uso della Sala Consiliare alle manifestazioni e alle assemblee organizzate senza il patrocinio del Comune di Tarquinia. Il Movimento 5 stelle di Tarquinia ha rimesso al centro la democrazia e denunciato lo scandalo di quella delibera, dunque primo obiettivo raggiunto. Ora serve rendere il regolamento, che verrà discusso in Consiglio, coerente con lo Statuto, perché non lo è. Vogliamo però essere partecipativi e costruttivi nel fissare regole di convivenza democratica e per questo abbiamo predisposto un emendamento, perché nel regolamento da votare non c’è spazio per la partecipazione democratica dei cittadini, che semplicemente non è prevista. Il nostro emendamento darà alla maggioranza la possibilità di recuperare l’errore fatto a non approvare la mozione del Movimento 5 Stelle presentata il 13 luglio. Con tutta la buona volontà, però, non possiamo non sottolineare che con il regolamento proposto viene meno quel barlume di partecipazione che la maggioranza stessa aveva voluto inserire come motivazione della bocciatura, rimandando la questione in commissione; fermo restando che il regolamento per l’uso della Sala Consiliare è competenza della Giunta e non delle commissioni, non ci saremmo certo sottratti ad una serena discussione. E analogamente – conclude Cesarini – non possiamo non sottolineare che nei documenti che saranno portati a votazione mancano alcune parole chiave, che non vengono mai, ma proprio mai citate: partecipazione democratica e Statuto, proprio come nella delibera del 2008 dell’amministrazione precedente, che vogliamo censurare per restituire la Sala Consiliare ai cittadini”.