Tarquinia. Civitavecchia-Orte, le associazioni ambientaliste non mollano

TARQUINIA – Dalle associazioni ambientaliste di Tarquinia, riceviamo e pubblichiamo:

“Assistiamo sui mezzi di comunicazione degli ultimi giorni ad un florilegio di dichiarazioni da parte della politica sul completamento della SS Orte–Civitavecchia che per approssimazione ed ignoranza sul tema segnano livelli preoccupanti di disinformazione.
I politici si guadagnano la visibilità tra le lobby dell’asfalto, ma producono informazioni deviate e strumentali sulla vicenda su cui è tempo di fare chiarezza.
L’assessore regionale Lavori Pubblici, mobilità e (udite udite) Tutela del Territorio, Mauro Alessandri dichiara la propria “piena sintonia” con ANAS che è la principale responsabile del famigerato “tracciato verde”, nella Valle del Mignone protetta da normative di tutela dell’Unione Europea, bocciato per ben due volte dal Ministero dell’Ambiente che giudica immitigabili gli impatti ambientali mal valutati sin dall’inizio dai progettisti.
Ebbene proprio l’assessore che ha la delega di tutela del territorio (sic…), nel culmine della propaganda disinformativa, dichiara che “dal TAR non è arrivata alcuna sospensiva e che se dalla Corte di giustizia Europea (a cui il TAR Lazio ha demandato tutte le riserve emerse nella procedura di approvazione del progetto) arriveranno novità le affronteremo strada facendo”.
E allora in nome della verità ricordiamo che i ricorrenti non hanno chiesto la sospensiva, è stato il Tar Lazio ad entrare nel merito dei motivi del ricorso e che sono sette i precisi quesiti che il TAR ha rivolto alla Corte di Giustizia Europea chiedendo in sostanza se la normativa comunitaria sia in conflitto con la compatibilità ambientale concessa dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri al progetto, recependo così tutti i dubbi sollevati dall’inizio dell’iter approvativo dalle Associazioni ambientaliste e dai Comitati di Cittadini autori del ricorso, confermandone così la legittimità dei quesiti.
La conclusione dell’ordinanza del TAR pertanto rimette alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea l’intera questione pregiudiziale indicata nelle motivazioni del ricorso. Altro che decisione “sul metodo e non sul merito” come frettolosi giornalisti si sono affrettati a definire questa vertenza. L’importanza della decisione della Corte Europea sta proprio nel dirimere i dubbi di legittimità sollevati dal TAR che, se accolti, getterebbero una pietra tombale sul procedimento di autorizzazione del tracciato verde.
Ma al di là della propaganda sul tema su cui si affrettano a prendere posizione diverse figure politiche in cerca di visibilità, il nostro quesito va al comportamento del Governo Regionale che, a parole esalta la propria vocazione di difensore del territorio e si dichiara contrario alla devastante progressione del consumo del suolo mentre nei fatti volta il capo altrove per non vedere lo scempio annunciato che si sta compiendo ai danni di uno degli ultimi ecosistemi ancora integri della nostra regione, in cui restano intatti molti esempi di rara biodiversità ambientale che, in nome di un falso progresso si vuole far scomparire.
Abbiamo infine appreso dall’ultima riunione della Commissione Infrastrutture che il neo Ministro De Micheli sta riservando un particolare approfondimento alla questione della SS Orte – Civitavecchia e che nelle linee programmatiche ispirate al green new deal Europeo intende perseguire una nuova strategia di crescita fondata sulla sostenibilità ambientale, economica e sociale. Questi termini, che hanno immediatamente messo in allarme tutti i fautori del consumo di suolo e della cementificazione, hanno spinto invece i firmatari del ricorso al TAR Lazio contro la localizzazione della trasversale nella Valle del Mignone a predisporre una formale richiesta di incontro al Ministro per informarla al meglio sullo stato dei luoghi e sulla grave minaccia che questa opera rappresenta per l’intero ecosistema della valle.
Quindi stiano tranquilli coloro che ci attaccano per la nostra convinta difesa del territorio… Se qualcuno bloccherà la distruzione della valle del Mignone non sarà altri che la legge, nazionale e comunitaria, che molto chiaramente si esprime, a nostro parere, quando si tratta di salvaguardare l’ambiente e le zone pregiate da proteggere… con buona pace del coro di tutti quelli abituati a rispettare le normative solo quando queste danno loro ragione…”

Comitato per la difesa della Valle del Mignone
Italia Nostra Sezione Etruria
Comitato per il diritto alla mobilità di Tarquinia
Forum Ambientalista