Tarquinia. Blasi: “Assurda la Via per l’impianto di compostaggio in località Olivastro”

ROMA – Il capogruppo del M5S della regione Lazio Silvia Blasi si esprime con risolutezza riguardo alla decisione degli uffici V.I.A. di rilasciare un parere positivo al progetto di impianto di compostaggio con sistema anaerobico in località Olivastro nel comune di Tarquinia.

Una decisione “assurda ed inspiegabile, vista l’approvazione all’unanimità in consiglio regionale di una mozione che impegnava la giunta ad esonerare definitivamente dalla realizzazione di impianti a digestione anaerobica le aree territoriali con produzioni agricole riconosciute da certificazioni ufficiali come nel caso delle aree limitrofe all’impianto in questione. Stiamo parlando infatti di un territorio a forte vocazione agricola, con produzioni ortofrutticole biologiche e di qualità certificata, che subirà l’impatto di un impianto per il trattamento di circa 2500 tonnellate di rifiuti all’anno, una quantità pari alla produzione dell’intera provincia di Viterbo, con il relativo traffico di veicoli pesanti annesso.”

Il capogruppo Cinque Stelle si rivolge poi all’assessore all’ambiente Buschini, chiedendo di spiegare “perché il  lavoro del consiglio venga palesemente ignorato dall’amministrazione regionale, che delibera in spregio a delle precise indicazioni dell’organo politico legislativo e perché questa decisione sia stata raggiunta prima dell’esame in consiglio dell’atto di indirizzo per la redazione dell’aggiornamento del Piano di gestione dei rifiuti, con espresso riferimento alla definizione dei criteri di localizzazione degli impianti di recupero e smaltimento rifiuti”.

“È  evidente – aggiunge – che la strategia di questa amministrazione regionale sia quella di dare il via libera ad impianti senza alcuna pianificazione territoriale e che le ‘linee guida’, sempre citate dall’assessore, siano in verità una presa in giro  per le forze politiche in consiglio e per i cittadini. Alla stessa maniera la mozione impegnava a coordinare gli impianti di digestione anaerobica con il Piano energetico Regionale, ma è evidente che si tratta di un’altra presa in giro, vista l’assenza di un piano energetico regionale, nonostante i tanti annunci della sua rapida approvazione. Ricordo all’assessore che verrebbe trattato un quantitativo di rifiuto organico maggiore di quello prodotto nell’intera provincia di Viterbo data la presenza un impianto di trattamento del rifiuto organico a Tuscania, di fatto già autorizzato e previsto nel piano rifiuti vigente. L’impianto di Tarquinia, dunque, servirebbe per i rifiuti di Roma? Visto come stanno andando le cose – conclude la Blasi –  mi preoccupa ancora di più il passaggio ad un ATO unico regionale, un’operazione che impediremo con tutte le nostre forze”.